Sveglia alle 6.45, questa mattina, per settanta ragazzi e ragazze delle scuole superiori, che fino al 31 dicembre sono ospiti del seminario di Trento.
È partita oggi la raccolta viveri natalizia organizzata dall’oratorio di Selva, che coinvolge in totale un centinaio di giovani, tra persone “fisse” e persone che hanno dato la propria adesione per qualche giorno.
“Ci siamo trovati in seminario ieri sera – racconta Davide Rizzi, responsabile dell’oratorio – e abbiamo fatto una serata di gioco introduttiva. Saremo qui fino alla mattina del 31 dicembre per lavorare insieme per le persone che fanno più fatica”.
A prendere parte all’iniziativa, oltre a 15 giovani di Selva, “ci sono ragazzi provenienti da Trento, ma anche da Casale Monferrato e da altre parrocchie piemontesi, oltre che da una parrocchia vicina a Como“, spiega Rizzi. Tutti fanno parte di una rete informale che si chiama Opla, acronimo che sta per “Oratoriani per le Ande”. “È un nome che ci siamo dati – dice Rizzi -, un gruppo di persone provenienti da parrocchie diverse che ha a cuore degli amici in missione con l’Operazione Mato Grosso“.
Quanto raccolto in questi giorni andrà in parte all’Operazione Mato Grosso, che opera in Sud America, in parte alla Caritas diocesana. “È un segnale per i ragazzi e le ragazze che partecipano alla raccolta”, spiega Rizzi. “Alle volte è più facile vedere i poveri quando sono lontani che quando sono vicini. Per questo abbiamo deciso di dividere quanto raccogliamo – uno, dieci, cento quintali, non ci interessa – e spartire una parte di quello che verrà raccolto con la Caritas diocesana”.
La raccolta si svolge in parte porta a porta, in parte presso alcuni supermercati. “È porta a porta in buona parte della collina di Trento e in alcune zone della città, come la Bolghera, Mattarello, Ravina e Romagnano”, racconta Davide Rizzi. “Questa mattina ci siamo svegliati alle 6.45, e andremo avanti fino alle 18 di questo pomeriggio. La sera, poi, si ascolta qualche testimonianza e si fanno delle riflessioni di gruppo. Dormiamo in seminario, che ci ospita in queste giornate ed è anche il nostro punto di raccolta”.
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