Il commissario del Governo Bernabei va in pensione, Fugatti gli consegna l’Aquila di San Venceslao

Questa mattina il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher hanno salutato il commissario del Governo Gianfranco Bernabei, che andrà in pensione e tornerà nella città dove vive con la sua famiglia, Firenze.

Bernabei è stato nominato prefetto il 15 ottobre 2021 e successivamente, dal 23 ottobre dello stesso anno, commissario del Governo per la Provincia di Trento.

Il sindaco Franco Ianeselli ha ringraziato Bernabei “per la sua sensibilità nell’interpretare il territorio e per il supporto dato alle istituzioni durante il suo incarico, coordinandole anche nella gestione di venti straordinari come la pandemia”.

Da parte sua, Bernabei, sottolineando la centralità del tema sicurezza, ha restituito la fotografia di una città privilegiata sotto questo punto di vista. “Il merito è della grande sinergia esistente tra comunità e istituzioni: l’impegno messo in campo dalle amministrazioni per garantire una qualità di vita sempre maggiore trova infatti riscontro in un tessuto sociale vigile e rispettoso”, ha detto.

Anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha salutato Bernabei, al quale ha consegnato l’Aquila di San Venceslao.

“Salutiamo il prefetto Gianfranco Bernabei – ha detto Fugatti – che nel suo incarico di commissario del governo per il Trentino si è speso per gli interessi del nostro territorio, a partire dalla sicurezza dei cittadini, e nell’importante ruolo di coordinamento tra corpi nazionali e locali, forze dell’ordine, strutture provinciali e realtà della protezione civile”.

“In poco più di un anno di mandato – ha ricordato il presidente della Provincia di Trento – sono state numerose le attività portate avanti assieme. Pensiamo ai protocolli, come quello di pochi giorni fa sulle telecamere e l’istituzione dell’osservatorio contro il rischio infiltrazioni. Bernabei, che ringrazio a nome della comunità trentina, è stato presente in tutti i momenti rilevanti per il Trentino. L’emergenza Ucraina con gli accordi per la gestione dei flussi e dell’accoglienza, la vicenda legata all’inchiesta Perfido e il percorso avviato per ridare serenità a Lona Lases, il presidio contro la violenza di genere, l’intesa per la messa in rete degli impianti di sorveglianza, l’organizzazione del concerto di Vasco nel quale hanno agito insieme tutte le strutture, nazionali e locali, e tanti altri eventi e questioni prioritarie, compresa al ripartenza dalla fase pandemica. Il suo è stato un contributo essenziale per far sentire le istituzioni davvero vicine ai cittadini”.

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