Ulteriori 2,5 milioni di euro per consentire il pareggio dei bilanci delle Apsp che gestiscono le Rsa. Questa la decisione presa dal Consiglio provinciale, che ieri sera ha approvato l’emendamento alla Legge di stabilità 2023.
La Provincia, con Legge 11/2022, ha già previsto la possibilità di concedere per il 2022 9,5 milioni di euro di contributi a favore degli enti gestori di servizi sociali e sociosanitari, quali le Rsa, colpiti dall’aumento dei costi dell’energia. Questo nuovo intervento stabilisce appunto altri 2,5 milioni di euro per riconoscere alle Apsp un contributo nella misura massima pari alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto (TFR) del proprio personale dipendente. Questo, infatti, è direttamente collegato all’aumento del tasso d’inflazione, che nel corso del 2022 è passato dal 3% di inizio anno al 11% del mese di novembre.
“Conosciamo la fase di difficoltà che gli enti gestori di Rsa, e non solo, stanno affrontando in questi mesi a causa dalla situazione congiunturale”, ha precisato l’assessora provinciale alla salute e alle politiche sociali Stefania Segnana in occasione di un incontro con i vertici di Upipa (in particolare la presidente Michela Chiogna e il direttore Massimo Giordani) e del gruppo Spes (con la presidente Paola Maccani e il direttore Italo Monfredini).
“In particolare – ha aggiunto Segnana – Upipa ci ha sottoposto due problematicità, il caro energia e l’incremento legato al TFR del proprio personale. Con questo emendamento abbiamo quindi voluto sostenere un comparto fondamentale per il benessere sociale e socio-sanitario della nostra comunità, in grado di dare una risposta ai tanti anziani e ai loro familiari”.
All’incontro hanno partecipato anche i dirigenti di Apss Elena Bravi ed Enrico Nava e, in videocollegamento, il dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento Giancarlo Ruscitti.
Le direttive per il 2023 alle Rsa – riporta una nota Pat – conterranno indicazioni e finanziamenti alle strutture pubbliche e private per l’anno prossimo. La delibera, precisa la Pat, è in fase di elaborazione e verrà portata in Giunta questa settimana, ha anticipato Segnana.
I 2,5 milioni di euro in più, ha precisato Segnana, consentiranno alle Apsp di “non aumentare le rette in particolare in questa fase di difficoltà, considerando le criticità che stanno già affrontando le famiglie”.
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