“La bellezza è che questa struttura si trova tra le case, e noi come parrocchie di Trento Nord abbiamo attivato un servizio di volontariato che, assieme ai nostri operatori della Caritas, gestirà la struttura. Questa è una grossa novità, e permette alla comunità di prendere atto di quei poveri che non sono da mettere ai margini, ma sono da assumere come patrimonio prezioso da parte della comunità. Perché solo una comunità che si prende cura dei propri poveri sarà una comunità armonica e, alla fine, stabile”.
L’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha salutato così l’apertura del dormitorio di via Lavisotto, a Trento Nord, che è stato inaugurato sabato 17 dicembre. Sono 24 i posti letto messi a disposizione dei senza tetto, inviati dallo Sportello provinciale per persone senza dimora, da fine novembre. Erano presenti alla piccola cerimonia d’inaugurazione anche l’assessora provinciale alla salute e politiche sociali Stefania Segnana e il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
Con loro anche gli operatori di Fondazione comunità solidale, responsabile della gestione, e i numerosi volontari che fanno parte della comunità di Trento Nord. La struttura, infatti, è di proprietà provinciale e sorge su un terreno concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Trento.
L’assessora Segnana ha spiegato che l’intento della Provincia era quello di “dar vita ad una struttura che fosse accettata dalla comunità”. “Il progetto – ha detto – è partito nel 2018 ed è frutto della collaborazione fra le istituzioni coinvolte, che hanno tutte cooperato per il raggiungimento di questo importante risultato. Oggi abbiamo una struttura nuova, ben gestita, in grado di trasmettere un senso di casa a chi vi farà ingresso. A breve apriremo anche il piano sottostante, che sarà adibito all’housing sociale. Un altro tassello importante, che è fatto non solo di numeri, ma di percorsi quanto più possibile individualizzati e rispettosi dei bisogni delle persone, che vengono aiutate anche a superare la fase del bisogno”.
Ha parlato di “sinergia feconda” anche il sindaco Ianeselli. “Quest’anno possiamo contare su 50 posti in più durante tutto l’anno che diventano 74 in inverno proprio grazie al lavoro sinergico fatto con Provincia e comunità cristiana. Abbiamo dato anche una prima risposta al problema dei richiedenti asilo con i 24 posti delle scuole Bellesini aperti in soli tre giorni. Da quando abbiamo avuto l’onore di essere nominati Capitale europea del volontariato per il 2024 la nostra vocazione di accoglienza è ancora aumentata. Dobbiamo dimostrare di meritarci i nostri volontari”, ha affermato.
L’edificio di via Lavisotto è suddiviso su due piani sostanzialmente indipendenti. L’ingresso nella struttura avviene tramite lo sportello per l’accoglienza della Provincia e prevede l’accoglienza notturna (dalle 18.30 alle 8.30) a uomini senza dimora. In totale sul territorio provinciale sono disponibili attualmente 234 posti letto, in crescita rispetto all’anno scorso, di cui poco meno di 200 a Trento, il resto a Rovereto.
L’assistenza ai senzatetto coinvolge anche un tavolo di concertazione, istituito dalla Provincia, che ha fissato il numero di posti letto che devono essere comunque sempre operativi (non meno di 160).
In via Lavisotto operano, tra gli altri operatori, anche alcuni stranieri (in questo momento dal Gambia e dal Marocco), “portando il loro significativo contributo – ha sottolineato l’arcivescovo di Trento – a cui si affianca anche quello del volontariato. Non è scontato trovare altrove situazioni così, dove si creano questo tipo di sinergie, dove tutti danno il loro contributo. Questa è vera accoglienza”.
Al piano terra del dormitorio di via Lavisotto c’è un housing temporaneo, finanziato con risorse a valere sul Pnrr, che prevede l’accoglienza di persone adulte in grave situazione di emarginazione e senza dimora. È composto da sei stanze con bagno e parti comuni (cucina con soggiorno, lavanderia e ripostiglio). Lo housing temporaneo prevede l’assistenza alloggiativa fino a 24 mesi, a cui si aggiunge un progetto personalizzato per l’accompagnamento in un percorso di fuoriuscita dalla strada e di rafforzamento e crescita delle risorse personali e di autonomia. L’avvio dell’attività è previsto per l’inizio di gennaio, non appena concluse le pratiche di selezione dell’ente gestore attraverso l’apposito bando.
Al primo piano c’è un dormitorio permanente, struttura inaugurata sabato 17 dicembre. Comprende 24 posti letto per persone senza dimora di sesso maschile. L’accesso al dormitorio avviene tramite lo sportello per l’accoglienza e prevede l’accoglienza notturna dalle 19 alle 8.
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