“Blocchiamo un’opera inutile e dannosa per costruire una comunità consapevole, contro un sistema che produce guerra, povertà e devastazione ambientale”, le parole d’ordine dei manifestanti, che hanno contestato “l’approvazione ministeriale del progetto nonostante le criticità emerse e la mobilitazione dei contrari a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. Oggi si comincia ad entrare nel vivo della progettazione, con gli espropri delle case e lo stravolgimento della vita del quartiere di San Martino, mentre vediamo il nascere di comitati territoriali. Per rallentare e quindi fermare quest’opera c’è bisogno del sostegno di tutti, per non lasciare sole le persone che subirebbero in prima persona le conseguenze della realizzazione della Circonvallzione“.