È ricca di richiami religiosi la nuova edizione di Strenna Trentina 2023, il popolare almanacco arrivato da qualche giorno nelle librerie e nelle edicole, e presentato sabato 3 dicembre al Polo “Vigilianum” di Trento.
La copertina scelta quest’anno è incentrata sull’ormai famoso “Drago Vaia” scolpito nel legno a Lavarone da Marco Martalar come simbolo dell’emergenza climatica. A Vaia è dedicato il racconto di una nonna a una nipotina, scritto da Monica Zorzi. Dopo la tragedia di quest’estate in Marmolada molti articoli puntano sul delicato rapporto con la natura: piani forestali, ecomusei e grandi carnivori, tra le altre cose.
Alberto Folgheraiter racconta la nomina di don Ivan Maffeis ad arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cui ingresso in diocesi è illustrato dalle fotografie di Gianni Zotta. Ritorna anche la rubrica “Cose di cinquant’anni fa” con la memoria del suo storico curatore, monsignor Armando Costa.
Tra i contenuti ecclesiali si segnala poi un commento di Antonio Lurgio sul tema artistico dell’Ultima Cena affrescata in due chiese trentine, un approfondimento sulle chiese della val di Rabbi curato da don Fortunato Turrini, un ritratto missionario del vescovo Faustino Tissot scritto dal confratello padre Gabriele Ferrari.
Nella presentazione, il 3 dicembre al Polo culturale Vigilianum, si sono ringraziati per il loro prezioso apporto i cento collaboratori della rivista presieduta da Marco Zeni e presentata dal direttore Diego Andreatta e dal coordinatore di redazione Enrico Agostini. Raccontano vicende inedite vicende e ricordi spesso nostalgici di un passato più o meno recente nelle valli trentine. Oltre alle opinioni sull’attualità (politica, Covid, guerra) abbondano le curiosità storiche, le illustrazioni di dipinti, le biografie di personaggi più o meno noti.
Strenna Trentina può essere richiesta anche alla sede della redazione (tel.0461-987101), oppure scrivendo a strennatrentina@cooptrentina.it
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