Si è spento oggi, a 102 anni, Mario Antolini. Memoria storica delle Giudicarie, era nato il 19 giugno del 1920. Lui, che era sopravvissuto a Nagasaki, amava raccontare la sua esperienza ai giovani ed era attivo anche sui social.
Conosciuto come “Musòn”, dopo gli anni di studio e formazione a Milano, Ivrea, Asti, Tokyo e Napoli – dove si laurea in “Lingue, letterature e istituzioni orientali; sezione: Giapponese” – ritorna in Giudicarie dove si afferma soprattutto come maestro elementare e pubblicista, studioso di “cose giudicariesi”.
Il suo impegno si è rivolto al mondo dell’informazione e dell’editoria, legando il proprio nome a numerose pubblicazioni, in modo particolare relative alle Sette Pievi. Ha scritto per i quotidiani locali e su Vita Trentina fin dai tempi di Delugan. Tra i fondatori del Centro Studi Judicaria insieme con Basilio Mosca quasi 40 anni fa, è stato anche segretario del Consorzio dei Comuni giudicariesi nel BIM e assessore alla cultura di Tione.
La prima professione, insieme a quella di maestro, era quella di giornalista. Ma, al contrario di un mondo che sulla fretta e la semplificazione ha costruito le sue fortune, Mario ha preferito il metodo della serietà dell’indagine e della cura, unita al compito educativo teso ad evidenziare le prospettive piuttosto che i retroscena.
Antolini era ospite della casa di riposo di Spiazzo da una decina di giorni: in precedenza era stato ad Arco in riabilitazione dopo una caduta in casa. Ieri sera ha scritto il suo ultimo post su Facebook. “Ultimo incontro domenica 4 dicembre con Amiche ed Amici in facebook dalle ospitali corsie di Spiazzo – scriveva un giorno fa Antolini -; da lunedì 12 sarò a Saone cercando di recuperare il curabile”.
“La profonda impressione che mi rimane di questi oltre due mesi di lungodegenza – aggiungeva – durante la quale ho goduto unicamente dei miei rapporti intercorsi ricchi e affettuosi, che ci hanno tenuti staccati dalle cronache e imperniati soltanto sulla nostra interiorità individuale senza badare a ciò che si diceva e si scriveva, senza interessarci a ciò che avveniva. Abbiamo guardato dentro di noi, unicamente impegnati a cercare qualcosa di nuovo e di bello per migliorare il nostro modo di comportarci e di vivere sia come individui singoli sia nel nostro rapportarci con gli altri”.
I funerali saranno mercoledì 7 dicembre alle 16.30 nella chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta di Tione.
Il nostro carissimo “decano” ci ha lasciati increduli, scampato all’orrore di Hiroshima. lo credevamo eterno. Che il Cielo ti accolga Mario.