A Trento sarà inaugurata alle 19 di mercoledì 23 novembre la mostra “Com’eri vestita?”, organizzata dal gruppo di Trento di Amnesty International. L’installazione rimarrà al Civico 13 dal 23 novembre all’1 dicembre, in corrispondenza con il periodo legato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Oltre alle attiviste e attivisti di Amnesty International, all’inaugurazione interverranno anche altre associazioni sensibili al tema. “La mostra affianca a una serie di storie di abusi degli abiti che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. La mostra intende contrastare gli stereotipi che ancora oggi tendono a colpevolizzare le vittime di stupri. In Italia, in particolare, persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita”, riporta la sezione di Amnesty International di Trento.
La mostra è legata alla campagna di Amnesty International “#IoLoChiedo: il sesso senza consenso è stupro”, volta a chiedere un adeguamento della legislazione italiana alle norme internazionali, modificando l’articolo 609-bis del codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso.
“Lo stupro e altri reati sessuali costituiscono un grave attacco all’integrità fisica, mentale e all’autonomia sessuale della vittima. Sono violazioni dei diritti umani e compromettono anche il godimento da parte della vittima di una serie di altri diritti umani, come il diritto alla vita, la salute fisica e mentale, la sicurezza personale, la libertà, l’uguaglianza all’interno della famiglia e davanti alla legge – indipendentemente dall’identità di genere – il diritto di essere liberi da discriminazioni e torture e altri maltrattamenti”, aggiunge la sezione di Trento di Amnesty International. L’ingresso alla mostra rimarrà libero e gratuito.
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