.A.A. Spazio di “Aiuto, Assistenza e Accoglienza” cercasi. Gli Amici del Sermig di Mori da anni prestano aiuto e assistenza alla comunità collaborando con la Caritas, ma adesso sono loro a chiedere il nostro aiuto. Quello di cui hanno bisogno è un locale, uno spazio adatto a raccogliere le donazioni di beni alimentari e prodotti di prima necessità che vengono poi distribuiti alle famiglie in difficoltà presenti sul territorio.
La storia degli Amici del Sermig di Mori inizia dieci anni fa, quando alcuni membri del gruppo hanno messo piede per la prima volta all’Arsenale della Pace di Torino. Ma che cos’è un Arsenale della Pace? Per ricostruire la storia di questa antica struttura bisogna tornare indietro di alcuni secoli. L’edificio nasce nel 1580 come fabbrica di polveri da sparo, per diventare poi una vera e propria fabbrica di armi nel corso dell’Ottocento, un arsenale appunto. Situato nel cuore di Torino, dal 1983 questo edificio è a tutti gli effetti un Arsenale della Pace, un luogo di fraternità e di accoglienza, un’occasione di incontro e di dialogo tra culture e religioni diverse.
Grazie al lavoro gratuito e all’impegno di migliaia di persone, il rudere del vecchio arsenale è oggi una casa di pace pronta ad accogliere chiunque ne abbia bisogno: è una casa di accoglienza per chi si trova in difficoltà, è un luogo di preghiera dove chiunque può sostare, è un punto di riferimento per tutti quei giovani che scelgono di mettersi al servizio degli altri.
È con questo spirito che nel 2012 un gruppo di giovani moriani sceglie di trascorrere alcuni giorni di servizio e riflessione presso l’Arsenale di Torino, assieme a tanti altri ragazzi provenienti da tutta Italia. La condivisione di esperienze e la voglia di fare la differenza, ha fatto sorgere in loro il desiderio di rendere concreto ciò che fino a quel momento era solo un sogno: portare il senso di quell’esperienza nella loro quotidianità. Da quel giorno, il gruppo Amici del Sermig di Mori non ha mai smesso di impegnarsi a favore della comunità organizzando incontri e attività di formazione, portando la propria testimonianza nelle scuole, collaborando al fianco di associazioni di volontariato e di altre realtà presenti sul territorio, come il Gruppo Missionario, gli Scout e il Centro Famiglie di Trento.
Dal 2020 il gruppo collabora anche con la Caritas del decanato, affiancando i volontari nella raccolta e nella distribuzione dei beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà del Comune di Mori.
Oggi, però, i ragazzi del Sermig vorrebbero fare un passo ulteriore. Portare avanti progetti che rispondano ai bisogni di tante famiglie significa dedicare il proprio tempo al prossimo, ma per rispondere a queste esigenze nel modo migliore possibile serve anche il giusto spazio. Ed è proprio quello che questi giovani chiedono: uno spazio adatto a raccogliere le donazioni che ricevono, come ad esempio beni alimentari, prodotti per l’igiene personale, vestiti e giocattoli. Avere uno spazio adatto ad immagazzinare tutto ciò che viene loro donato significa valorizzare un progetto che promuove l’aiuto, l’assistenza e l’accoglienza dei più bisognosi.
Questo spazio diventerebbe anche un luogo in cui i membri della comunità potrebbero toccare con mano la realtà del Sermig, incontrare i ragazzi che ci lavorano e diventare un anello di quella grande catena che attraverso la collaborazione e la condivisione permette di fare del bene. Perché fare del bene aiuta anche e soprattutto chi lo fa, non soltanto chi lo riceve.
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