Sono necessari degli approfondimenti tecnici prima della riapertura del ghiacciaio della Marmolada. È questa, in sintesi, la risposta della Pat agli impiantisti che chiedono di riaprire in vista della stagione invernale.
“La sicurezza delle persone prima degli aspetti di ogni altra natura”, precisa la Provincia di Trento in una nota. “La tragedia della Marmolada, che lo scorso 3 luglio è costata la via a 11 persone, ha toccato profondamente la comunità locale dove è tuttora nitido il ricordo di quei giorni tanto dolorosi”.
“Per questo motivo – aggiunge la Provincia di Trento – il Dipartimento Protezione civile, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento e il Comune di Canazei stanno compiendo i necessari approfondimenti tecnici prima di procedere con la riapertura del ghiacciaio, in vista della stagione invernale. Ad oggi, infatti, è ancora in vigore l’ordinanza del sindaco del centro fassano che istituisce la zona rossa“.
L’obiettivo, specifica poi la Provincia, rimane comunque quello di “consentire l’accesso all’area nel più breve tempo possibile, ma sulla base di elementi tecnici il più possibile certi, guardando in primis all’incolumità di quanti saliranno in quota”.
Preoccupano le “temperature straordinariamente elevate” che si sono registrate sulla Marmolada fino a qualche giorno fa. “Dopo la nevicata che ha imbiancato la regina delle Dolomiti – prosegue la Pat – ci si aspetta dunque una stabilizzazione delle basse temperature (ma 5 giorni fa a Canazei erano stati raggiunti i 22 gradi). I provvedimenti da assumere dovranno peraltro essere funzionali alle previsioni gestionali future, affinché non ci si trovi impreparati all’eventuale ripetersi delle condizioni che si sono verificate l’estate scorsa”.
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