“In realtà quelli che verranno realizzati da RFI sono normali lavori di manutenzione sulla linea, già programmati per lungo 2023, e che vengono anticipati di alcuni mesi”.
Così i Franco Pinna, segretario provinciale della Filt Cgil, e Alberto Sicari, che segue il comparto, sui lavori di manutenzione sulla rete ferroviaria della Valsugana, che partiranno domenica 6 novembre. Gli interventi sono stati sollecitati dalla Provincia per risolvere il problema dell’eccessiva usura dei bordini delle ruote dei treni.
I sindacati sollevano però il dubbio che il problema non verrà risolto. “La cosa paradossale e che conferma i nostri dubbi – affermano Pinna e Sicari – è che tutti gli interventi si svolgeranno sulla tratta Grigno – Strigno. Il problema dell’usura dei bordini invece riguarda in modo particolare la tratta Roncegno – Levico. Non è escluso dunque che a breve ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi, con disagi per i cittadini e per i lavoratori”.
La questione, secondo i sindacati, “è semplice”: “RFI – sostengono – continua a ribadire che i binari rispettano tutte le norme sulla sicurezza, lanciando di fatto la palla a Trentino Trasporti e Trenitalia. Il problema potrebbe essere la tipologia di treni non adatta al percorso con dislivelli e curve”.
Secondo Filt un’ulteriore ipotesi è quella relativa alla qualità del ferro con il quale sono costruite le ruote. “Potrebbe essere più tenero e dunque si consuma più rapidamente. Stiamo assistendo – concludono i sindacalisti – ad un rimpallo di responsabilità. Avremmo voluto ragionare di questi problemi con l’assessore Gottardi e i tecnici di Trentino Trasporti ma le nostre richieste di incontro sono cadute nel vuoto. Attendiamo riscontro da settembre. Se le cose andranno come temiamo ci sarà ancora da discutere”.
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