Sono state presentate due misure a sostegno della natalità ieri, giovedì 3 novembre, dalla Provincia di Trento. “La dote finanziaria – ha spiegato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti – è una misura scaturita dal Piano strategico per la natalità del 2019 per aiutare i giovani a popolare il proprio territorio. Altra misura nuova, inserita nella Legge finanziaria che andremo ad approvare, prevede un incentivo alle famiglie numerose (con 2 o più figli) tramite un sostegno economico di 5 mila euro alla nascita di ciascun figlio”.
A illustrare la misura della dote finanziaria nel dettaglio è stato Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale. Uno strumento nato, ha spiegato, “per favorire indipendenza dei giovani 18-40 anni per aiutarli ad uscire di casa; il sistema bancario trentino favorirà la concessione del prestito fino a 30.000 euro, senza destinazione della spesa vincolata. Consiste in 15.000 euro al primo figlio e, se nasce un secondo figlio, la Pat azzera il debito residuo. La norma sarà prorogata anche nel 2023. Il budget per il 2022 era di 200.000 euro, mentre nel 2023 sarà di 1 milione e mezzo”.
Ad usufruire finora di questo nuovo strumento sono stati 8 nuclei familiari, mentre 2 sono in attesa che le loro domande vengano esaminate. Sono 9 le casse rurali trentine che hanno aderito al progetto.
“Il lavoro compiuto dal sistema trentino in questi anni ha portato la nostra Provincia ad essere un modello a livello nazionale – ha sottolineato il presidente Maurizio Fugatti -. I numeri che riguardano l’andamento demografico ci pongono al di sopra della media nazionale e questo significa che gli sforzi fatti sono stati significativi. Il calo denatalità è diffuso, ma qui riusciamo a contrastarlo grazie alle politiche frutto dell’autonomia trentina. Abbiamo costruito una serie di strumenti tra cui l’assegno di natalità, ma poi il Covid ha frenato queste misure e dovremo calibrarlo negli anni a venire. Abbiamo registrato che negli ultimi anni sono diminuite le famiglie con un figlio, mentre sono aumentate le famiglie con 2 figli da 44% a 46,9%. Inoltre, tra il 2020 a 2021 le famiglie con tre figli sono cresciute di 1 punto percentuale attestandosi al 14,6%. Il mio auspicio è che questo progetto sia uno strumento per dare loro maggiore indipendenza e sostenerli nell’uscire dalla famiglia di origine”.
Il secondo provvedimento annunciato ieri dalla Provincia è un contributo economico una tantum di 5 mila euro per le famiglie con più di 2 figli, riconosciuto all’arrivo del terzo nato o dei successivi. Una misura che sarà introdotta in via sperimentale dal 2023 per sostenere la formazione di famiglie numerose.
Si tratta di un nuovo “provvedimento sperimentale per gli anni a venire”, ha specificato Maurizio Fugatti, aggiungendo che l’intento è quello di “dare strumenti per favorire nuove nascite, facilitando ad esempio il passaggio dal secondo al terzo figlio, se ciò naturalmente rientra nei progetti di vita delle famiglie. Siamo infatti convinti che se forniamo un supporto ai nuclei per realizzare i propri progetti di vita in un contesto favorevole, vedi l’iniziativa Family friendly sul quale il Trentino è apripista, le famiglie rispondono favorevolmente”.
Nel 2021 i nuovi nati in Trentino sono stati 3.948, 48 in più del 2020. “Un segnale positivo – ha detto l’assessora provinciale alle politiche familiari Stefania Segnana – che indica che i giovani hanno più fiducia nel futuro. Un simbolo di ripresa e di speranza rispetto agli anni passati”.
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