Tutto è pronto a Cavrasto per la due giorni dedicata alla noce del Bleggio. Occasione per conoscere e apprezzare le qualità di questo frutto autunnale e scoprire gli angoli maggiormente caratteristici di questa località, collocata nel territorio che rappresenta la culla della Cooperazione Trentina.
La località di Cavrasto, piazza “Casa Marani”, una quindicina di aziende e gli avvolti delle case del centro storico saranno teatro e protagonisti della due giorni organizzata dalla locale Pro Loco, dalla Confraternita della Noce e dall’Ecomuseo della Judicaria.
Un programma, quello della Festa della Noce del Bleggio a pensato e destinato a soddisfare un pubblico di ogni età, dai bambini agli adulti. Un ricco panorama di opportunità non esclusivamente legate alla degustazione della noce (e alle sue molte declinazioni in cucina) ma anche al molto altro che ruota attorno a questo frutto.
“E’ evidente che uno dei piatti forti appartiene alla possibilità di degustare le pietanze locali – spiega Guido Donati, magnifico console della Noce del Bleggio – Ma il programma non si limita a questo. Propone molto altro. Pensiamo, ad esempio, alla mostra degli artisti giudicariesi nel “Palaz” di Casa Marani, alla camminata ambientata lungo il sentiero della noce con un evento teatrale e canoro sul tema L’uomo che piantava alberi dal libro di Jean Giono con i motivi musicali del Coro Sant’Ilario e la voce recitante di Fosca Leoni. Pensiamo, inoltre, ai giochi per bambini con il laboratorio del legno, alla possibilità di votare la miglior sgranèra (antica scopa contadina realizzata con i rami della pianta della perla “perlera” o betulla “bedol”) o, ancora, all’intrattenimento musicale con i Gemelli della fisarmonica destinati a vivacizzare le giornate e garantire quel tocco di allegria suscitato dal suono della fisarmonica”.
La tavola rotonda
Uno degli appuntamenti maggiormente attesi è in calendario domenica 6 novembre (dalle ore 9 alle ore 11 circa). Il Teatro del Cavrasto ospiterà la tavola rotonda sul tema “L’evoluzione dei presidi Slow Food” a cura della Fondazione Slow Food con la partecipazione dei rappresentanti dei presidi del Trentino. Una bella occasione per approfondire un tema di sicuro interesse e che interessa molti territori.
L’annata 2022 della noce
La stagione della raccolta si è ormai conclusa ed è tempo di bilanci per la noce del Bleggio. La produzione si aggira sui 250 quintali circa. Di questi, 60 quintali appartengono alla noce bleggiana. Il quantitativo rimanente è formato da noci francesi e dalle blegette, le nuovi noci autoctone selezionate dalla Fondazione Edmund Mach.
Un altro aspetto è meritevole di essere evidenziato. “Da alcuni anni i produttori di noce bleggiana possono contare sulla collaborazione di un partner tecnico di provata capacità ed esperienza – spiegano gli organizzatori della Festa della noce del Bleggio – Si tratta della Copag- Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi, con sede a Dasindo. La cooperativa ha investito risorse considerevoli nell’acquisto di attrezzature e nell’organizzazione per la raccolta, essicazione, confezione e commercializzazione delle noci.
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