Il Gruppo di coordinamento per il Cammino sinodale, dopo una serie di riunioni d’intesa con gli organismi diocesani, sta definendo le tappe dei prossimi mesi. In autunno si terranno infatti le Assemblee nelle otto Zone pastorali della diocesi con tre obiettivi: presentare una sintesi della fase ascolto, articolata per punti: proporre un confronto in chiave locale; lanciare una fase di nuovo ascolto circa i due temi più sottolineati a livello diocesano (la realtà dei giovani e le donne nella Chiesa) e su un tema poco avvertito: quello della povertà e della fragilità sociale. Il calendario è in fase di definizione (si comincia nella mattinata di sabato 12 novembre a Riva del Garda) così come il metodo di lavoro che intende comunque valorizzare le esperienze dei Gruppi sinodali.

Una novità arriva anche da Roma dove papa Francesco ha annunciato nei giorni scorsi che l’Assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi durerà più a lungo, e si svolgerà in due sessioni. “La prima dal 4 al 29 ottobre 2023 – ha detto il Papa – e la seconda nell’ottobre del 2024”. “I frutti del percorso sinodale avviato sono molti, ma perché giungano a piena maturazione è necessario non avere fretta”, ha precisato papa Francesco motivando la decisione di “disporre di un tempo di discernimento più disteso”. “Confido che questa decisione – ha poi aggiunto il Papa – possa favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, e aiutare tutti a viverla in un cammino di fratelli e sorelle che testimoniano la gioia del Vangelo”.

In questo momento le comunità diocesane italiane sono impegnate nella fase che ha a che fare con il primo verbo presentato dal Papa quel 10 ottobre: “ascoltare”. La “fase narrativa”, di ascolto, del Cammino sinodale si sarebbe dovuta concludere nel 2023 ma, come ha annunciato Francesco, per il sinodo dei vescovi le tempistiche saranno più lunghe. Rimandano invece ai verbi “ascoltare” e “discernere” le altre due fasi, quella Sapienziale (2023-2024) e quella Profetica (2025).