Sagra della Ciuìga, quattro giorni di festa per la 21esima edizione

Da festa che omaggia il salume tipico locale ad occasione per riscoprire l’identità dei paesi di montagna attraverso la musica, la cucina, l’artigianato, l’arte e l’architettura: nella sua lunga storia la Sagra della Ciuìga ha permesso alla comunità di guardare al proprio passato facendone risorsa per capire meglio il presente e rivitalizzare il borgo di San Lorenzo in Banale.

La 21esima edizione si terrà dal 29 ottobre all’1 novembre. Negli anni i numeri dei visitatori sono sempre stati in crescita (nelle edizioni pre-Covid erano 15mila), e sono stati coinvolti moltissime associazioni (10 quest’anno), tanti espositori (circa 60) e 250 volontari, sotto la regia della Pro Loco di San Lorenzo in Banale.

Nel 2018 la Festa della Ciuìga è stata insignita del titolo di “Sagra di Qualità” dall’UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia: la storica manifestazione enogastronomica è la sola in tutto il Trentino a vantare un tale riconoscimento.

Novità di quest’anno è infatti “El paes de sti ani” una storica frazione con bellissime case rurali dove per due giorni rivivono antichi mestieri e tradizione contadine (aperta domenica 30 e lunedì 31 ottobre dalle 10 alle 17).

Samuele Aldrighetti, presidente Pro Loco San Lorenzo in Banale, ha introdotto così l’evento: “La Pro Loco di San Lorenzo si confronta con un evento che ha dei numeri importanti, che è un motore per tutta la comunità. Siamo orgogliosi della sinergia che si è creata con le tante associazioni, con il ricettivo, con la pubblica amministrazione e con gli attori del turismo”.

Ma sono moltissimi i motivi per visitare la sagra: la parte principale la gioca sicuramente l’enogastronomia, con il mercato dei prodotti tipici nelle cantine delle vecchie case contadine (dalle 9.30 alle 18.30), le locande gastronomiche con specialità regionali preparate dalle associazioni, e poi i menù a tema nei ristoranti e la Dolomiti Wine and Food experience, con una gamma di degustazioni per conoscere le migliori produzioni trentine, dal vino all’olio, dalle grappe al cioccolato al miele.

Ampio spazio poi alla storia della ciuìga, con le dimostrazioni della sua preparazione con la ricetta di un tempo preparata dallo storico macellaio del paese, la visita all’antico affumicatoio, i filmati d’epoca. Per completare il tutto, non mancano le visite guidate a carattere culturale e ambientale nel borgo e nelle vicinanze, le botteghe degli artigiani con le loro creazioni, le dimostrazioni della caseificazione. Ad accompagnare le esperienze sarà la musica, con fisarmonicisti, cori di montagna e musiche popolari che riempiranno il borgo durante tutta la festa.

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