Era presente anche una gruppo di lavoratrici e lavoratori trentini, sabato 22 ottobre a Roma, in piazza Santi Apostoli, per la manifestazione organizzata da Cgil Cisl Uil per chiedere più salute e più sicurezza nei posti di lavoro.
Le tre sigle sindacali, con un messaggio rivolto al nuovo governo, hanno chiesto di invertire la rotta su questo tema investendo maggiormente in prevenzione, rafforzando i controlli, superando la precarietà. Perché le regole si rispettano meno quando si lavora nell’incertezza o in una situazione di bisogno estremo.
In Italia ogni giorno muoiono in media tre lavoratori. Duemila le persone che si infortunano ogni giorno. Numeri inaccettabili, secondo i sindacati che sono scesi in piazza per chiedere alla politica un cambio di passo: “Più prevenzione e maggiori controlli, con un rafforzamento degli organici degli enti ispettivi”, la richiesta fatta propria anche dalle confederazioni provinciali che su salute e sicurezza sul lavoro puntano il dito contro Provincia e imprese: “Fino ad oggi, con le loro timide reazioni, hanno dimostrato di tenere poco a questo tema. Eppure da gennaio ad oggi in provincia sono morte dodici persone. Sono oltre 5.400 quelle che si sono infortunate”, spiegano Cgil Cisl Uil del Trentino.
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