A Trento è noto per essere il realizzatore, a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso su progetto architettonico di Adalberto Libera, del Palazzo della Regione Trentino Alto Adige, ma in tutta Italia ha lavorato ad una grandissima quantità di opere, rivoluzionando il mestiere dell’ingegnere. Stiamo parlando di Sergio Musmeci, figura centrale nel panorama mondiale dell’ingegneria civile, che sarà al centro, venerdì 21 ottobre a partire dalle 16, di un convegno, dal titolo “Forma e struttura“, presso la Sala di Rappresentanza della Regione di Via Antonio Gazzoletti 2 a Trento.
Nato a Roma il 2 giugno 1926 e scomparso nel 1981, Sergio Musmeci è oggi considerato uno dei più grandi strutturisti di sempre, insieme a Riccardo Morandi, Pier Luigi Nervi e Silvano Zorzi. Il convegno, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, vuole offrire una chiave di lettura storica alla professione dell’ingegnere, stimolando i professionisti di oggi e di domani a utilizzare la scienza e la conoscenza per ambire a nuove prospettive e ad utilizzare l’ingegno per creare nuove forme ed architetture per plasmare i territori. Proprio partendo dal minuzioso lavoro prodotto sul rapporto tra forma e struttura, i relatori affronteranno il racconto, lo studio e l’analisi del lavoro del grande strutturista, non solamente attraverso l’opera del Palazzo della Regione di Trento, ma anche del Ponte sul Basento, a Potenza, dove vennero concretizzate le sue teorie sul minimo strutturale.
Ricco e variegato il programma dell’evento, ad ingresso gratuito, che si aprirà con il saluto delle istituzioni e dei presidenti degli Ordini degli Ingegneri di Trento e di Potenza, Silvia Di Rosa e Maurizio Tolve. Quindi il primo intervento, a cura dell’ing. Valentina Eccher, affronterà “L’incontro tra forma e funzione come punto di partenza per indagare il potenziale generativo dell’incontro fra scienza, tecnica e arte nell’ingegneria contemporanea”. Il convegno proseguirà con un’intervista al figlio dell’ing. Musmeci, Paolo, a cura dell’ing. Daniele Cappelletti, e quindi con la Lectio Magistralis a cura di Tullia Iori. A conclusione del pomeriggio di approfondimento, infine, l’intervento a cura dell’ing. Giuseppe D’Onofrio approfondirà il “Restauro conservativo del ponte di Potenza”, accompagnerà i presenti alla visita guidata al Palazzo della Regione Trentino Alto Adige che sarà curata dall’arch. Fabio Campolongo.
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