Ha affrontato vari aspetti della vita all’interno del carcere la delegazione del Consiglio comunale di Trento, guidata dal presidente Paolo Piccoli, che oggi, mercoledì 12 ottobre, ha fatto visita alla Casa circondariale di Trento. Ad accompagnare i consiglieri, la direttrice Anna Rita Nuzzaci, la comandante della polizia penitenziaria Ilaria Lo Martire, Tommaso Amadei, coordinatore dell’area pedagogica del carcere e la garante dei diritti dei detenuti Antonia Menghini.
Attualmente nella Casa circondariale di Trento i detenuti sono 344, di cui 309 uomini e 35 donne. La gestione della struttura, che fa capo al ministero della Giustizia, vede impegnate attualmente 172 persone, a fronte di una necessità di organico ordinario di circa 230 persone, fatto che determina alcune criticità e forti carichi di lavoro.
La visita, della durata di circa due ore e mezzo, ha consentito ai consiglieri di conoscere le attività svolte dai detenuti ai fini del complicato percorso di reinserimento sociale: si tratta di attività scolastiche e formative in ambito professionale (lavanderia, magazzino, cucina, orto), che prevedono l’impegno sia all’interno che, in taluni casi, all’esterno alla struttura carceraria. All’interno della struttura ci sono anche aree dedicate a momenti di svago nonché di culto, che vedono la presenza costante del cappellano del carcere e la possibilità di assistere alla messa domenicale.
Per quanto riguarda il rapporto con la città sono state raccolte dai consiglieri alcune istanze riguardanti sia il miglioramento dei collegamenti, considerata la localizzazione decentrata, sia l’aiuto che può essere fornito in alcune attività interne ed esterne al carcere.
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