A pochi giorni dalle elezioni, Cgil Cisl e Uil del Trentino chiedono ai neoeletti e alle neoelette di portare a Roma le istanze della transizione ecologica, dell’emergenza salariale, della lotta all’evasione fiscale e di un fisco equo. “Ma soprattutto – precisano i sindacati – una giusta valorizzazione dell’Autonomia statutaria“.
“Chiediamo a tutti gli eletti di aderire al nostro manifesto – dicono i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – ed in particolare ci aspettiamo che venga sgombrato il campo da ogni ambiguità su un tema dirimente per il Trentino qual è la nostra Autonomia. Autonomia che non deve essere in alcun modo limitata né è pensabile che possa essere parificata ai modelli di regionalismo differenziato evocati in campagna elettorale. Sono cose ben diverse e ci attendiamo che tutti i parlamentari eletti domenica scorsa difendano le nostre prerogative a Roma. Al contrario la nostra specialità va proiettata in una dimensione compiutamente europea, dove una crescente e decisa integrazione dei Paesi dell’Unione, non certo il sovranismo o il nazionalismo, è il fondamento su cui rafforzare la Specialità del nostro autogoverno che deve continuare a guardare all’Euregio col Tirolo come proprio orizzonte”.
Altro tema centrale per i sindacati è la transizione ecologica, questione su cui il Trentino può essere all’avanguardia rispetto al resto del Paese. “Il nostro territorio non parte da zero grazie anche al lavoro svolto dai nostri centri di ricerca, dall’Università e dagli investimenti come quelli di Manifattura Domani. È ora di declinare queste potenzialità in un quadro di pragmatismo in cui l’ambiente diventa fattore di crescita e competitività. In tal senso dobbiamo essere in grado, con la delegazione parlamentare a Roma, di catalizzare le risorse del Pnrr su progetti trentini che vadano in questa direzione per accelerare gli investimenti privati nella sostenibilità”.
L’autonomia, sostengono i sindacati, è anche un asse fondamentale per costruire soluzioni alla questione del carovita. Cgil Cisl Uil puntano al sostegno alla contrattazione, al rafforzamento delle competenze su welfare e politiche del lavoro per accrescere la qualità dell’occupazione e dunque i redditi delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per quanto riguarda la fiscalità, dalle organizzazioni sindacali arriva un no secco ad ogni tipo di condono. Al contrario le tre sigle auspicano una lotta ferma all’evasione fiscale a tutti i livelli, nazionale e locale. Netta contrarietà anche all’ipotesi di una flat tax. “Non solo impoverirebbe ancora di più pensionati e lavoratori riducendo il perimetro del welfare – concludono i sindacati -, ma priverebbe la nostra Autonomia di risorse indispensabili per affrontare le grandi sfide che ci attendono. Perché oggi più che mai l’Autonomia e le sue risorse è la soluzione vera ai nostri problemi”.
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