Non è tornata a girare, ma perlomeno è “al suo posto”. Stiamo parlando della ruota dell’ex Mulino Mazzola, che si trova in pieno centro storico a Santa Margherita di Ala, e che è stata ricostruita nell’ambito della ristrutturazione (a fini privati) dell’opificio. Una ristrutturazione che è stata possibile anche grazie al finanziamento del Comune di Ala.
“È stato un impegno importante per noi – hanno detto i proprietari dell’immobile, Donatella Francesconi con i figli Fabrizio e Roberto Scavarziago -, del resto l’intervento di ripristino di tutto l’immobile sarebbe stato monco senza aver riproposto l’antica ruota. Ci fa molto piacere che l’amministrazione comunale abbia favorito e condiviso questa iniziativa che sicuramente verrà apprezzata da tutto il paese”.
I residenti e chi passa per il centro storico di Santa Margherita, ora, potranno conoscere la storia del paese, fortemente legata all’acqua. Un elemento che, forse più degli altri, ha permesso lo sviluppo di antiche tecnologie che hanno sollevato l’uomo dalla fatica dei lavori più duri, come la macinatura dei cereali, il taglio della legna, la lavorazione dei metalli: ecco quindi la presenza dei mulini nei luoghi dove l’acqua scorre a valle, incanalata nei torrenti e rogge, come a Santa Margherita.
“Un intervento che davvero merita di essere raccontato ed elogiato – ha commentato l’assessore all’urbanistica Stefano Gatti -, anche se ovviamente il mio è un commento di parte: sono vissuto qui nella ‘èra’ dei Mulini fino all’età di 14 anni, e la ruota per me è un ricordo suggestivo che mi riporta alla mente vecchi giochi, amicizie, sapori e giornate spensierate. Allora anche la ‘roza’ scorreva a pelo libero e bagnava la ruota, dando frescura e refrigerio durante la calura estiva e grandi sculture di ghiaccio nei mesi invernali. Il suo rumore era inconfondibile e rimbombava come un continuo mormorìo come a ricordare le storie passate degli antichi mulini di Santa Margherita”.
Anche l’assessora Michela Speziosi, residente anch’essa in Santa Margherita, ha espresso il suo apprezzamento: “Sono aiuti importanti che l’amministrazione pubblica mette a disposizione della cittadinanza per abbellire i centri storici di Ala e delle frazioni per rendere più gradevole il nostro paesaggio. Un angolo del nostro paese che per me e la mia famiglia è ricco di ricordi soprattutto legati a mio nonno Michele Speziosi, che mi piace menzionare con immenso affetto e nostalgia; la famiglia del mio papà ha vissuto in questa casa per molti anni e mio nonno lavorava presso il mulino. Un plauso va fatto senz’altro ai proprietari che hanno voluto portare a termine questo progetto di ripristino”.
Prima dell’avvento dell’energia elettrica, la “roza” di Santa Margherita – che tuttora scorre nel lavatoio in prossimità della chiesa – muoveva 5 mulini, una falegnameria e una fucina. Un passato artigianale del quale non c’è più memoria, se non nel ricordo degli anziani. La roggia è stata intubata nel 1978 e non è quasi più visibile.
Da alcuni anni il Comune di Ala sta elargendo dei contributi a fondo perduto per l’abbellimento delle facciate storiche. Tutti i fronti storici e le loro pertinenze sulle vie pubbliche, o comunque visibili, possono beneficiare di un aiuto a fondo perduto fino al 40% delle spese sostenute; la spesa massima ammissibile è pari a 18 mila euro.
A Santa Margherita questa possibilità è stata colta al volo per ridare lustro ad un edificio storico ed al ricordo di un tempo passato che merita di essere mantenuto in primo piano. L’intervento di ricostruzione della ruota è stato portato avanti nell’ambito della ristrutturazione del vecchio edificio che ospitava il mulino, voluta dagli attuali proprietari. La ruota originaria in legno era troppo deteriorata ed è stata ricostruita fedelmente ed è stata collocata nella posizione precedente. Il mozzo e la canaletta dove scorreva l’acqua sono invece quelli originali.
Lascia una recensione