Lo “Squalo” Vincenzo Nibali al Festival dello Sport

Vincenzo Nibali al Festival dello Sport

A pochi giorni dal suo ritiro, la leggenda del ciclismo Vincenzo Nibali ha scelto il Festival dello Sport per ripercorrere le tappe salienti della sua inimitabile carriera.

In Lombardia, sabato 8 ottobre, lo Squalo affronterà la sua ultima gara. Nibali guarda a un futuro da super consulente per mettere a disposizione degli altri corridori la sua esperienza sul campo.

L’amico Eddy Lanzo gli aveva dato il soprannome di “Squalo”, all’inizio dello Stretto, perché è da Messina che parte la strada del grande ciclista, ripercorsa oggi all’Auditorium Santa Chiara. Proprio a Messina, in corrispondenza dell’arrivo di tappa dell’ultimo Giro d’Italia, era anche arrivato l’annuncio ufficiale del ritiro a fine stagione.

Nibali è uno dei pochi vincitori di tutti e tre i Grandi Giri (Vuelta a España, il Giro d’Italia e Tour de France) e trionfatore nelle grandissime classiche come il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo.

“Oggi il ciclismo ci regala giovani fenomeni del tutto e subito – ha detto il 38enne siciliano – che in un batter d’occhio si ritrovano a passare ai professionisti ed alle corse più importanti, ma bruciando le tappe. Se penso alla mia carriera, una volta divenuto professionisti ci ho impiegato tre anni prima di ricevere una chiamata al Giro d’Italia. E in quel tempo sono cresciuto come atleta, ma anche di testa!”.

La carriera di Nibali, però, ha visto intoppi non banali. Nel 2018 arriva al Tour in ottima forma ed è uno dei favoriti, ma il 19 luglio cade poco prima del traguardo per colpa di un tifoso: la sua bicicletta rimane impigliata nel collare della macchina fotografica di uno spettatore a bordo strada. Torna in sella e conclude la tappa arrivando all’Alp d’Huez, ma il dolore è tanto. Effettua una tac che evidenzia una frattura a una vertebra. Il suo Tour finisce lì.

Ma è stata ricordata anche la caduta sull’asfalto in rettilineo a Firenze 2013 e poi Il dramma sportivo all’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016, dove la fuga per l’oro è finita in discesa con una caduta che gli costò la rottura di una clavicola. Sono infortuni da cui però lo “Squalo” si è sempre ripreso, più forte di prima. Unico neo di questa sua grande carriera, forse, è l’aver mancato il successo con la Nazionale.

A casa sua Vincenzo ha creato un luogo speciale dove tiene tutte le medaglie e i trofei, “per ricordarsi di tutto quello che ha sempre sudato”. Fin da ragazzino amava le automobili, ma sognava di vincere il Giro d’Italia, influenzato forse dal papà, grandissimo tifoso di Francesco Moser.

Il futuro di Vincenzo Nibali è ancora incerto, ma lo “Squalo” è sempre più intenzionato ad abbracciare il progetto di una nuova squadra svizzera con licenza Professional, dove lui sarà superconsulente. Qui avrà un doppio impegno: da una parte sarà l’ambassador della marca di abbigliamento e accessori, dall’altra entrerà nello staff della squadra come consigliere. Il campione siciliano metterà così a disposizione dei corridori la sua esperienza nei campi dell’allenamento, della nutrizione e della performance.

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