Federica Pellegrini al Festival dello Sport: “Non avevo più nulla da dare né da fare nel nuoto”

Federica Pellegrini si racconta al Festival dello Sport

Per ben 11 volte ha portato a casa il record del mondo: ieri (venerdì 23 settembre) l’ex nuotatrice Federica Pellegrini era all’Auditorium Santa Chiara di Trento per il Festival dello Sport. Qui ha parlato del suo passato, del suo presente ma anche di cosa si aspetta nel prossimo futuro.

“In questo momento della mia vita sono molto felice – ha detto – perché sto finalmente realizzando cosa sono riuscita a fare in questi anni”.

I record che Pellegrini ha conseguito negli anni sono 6 nei 200 stile libero in vasca lunga, 3 nei 400 stile libero in vasca lunga, 2 nei 200 stile libero in vasca corta, il suo palmares vanta 26 ori internazionali, 3 medaglie olimpiche, 19 medaglie mondiali, 37medaglie europee.

La chiacchierata ha preso le mosse dal recente matrimonio con l’ex allenatore Matteo Giunta a Venezia lo scorso 27 agosto: “Stare in silenzio per non svelare nulla nelle settimane precedenti non è stato assolutamente semplice”, ha ammesso Pellegrini. “Direi però che ci siamo riusciti. E’ stato bello vedere la partecipazione numerosa ma rispettosa delle persone che si sono trovate per caso in quel momento proprio in Laguna, le emozioni del momento poi non sono facili da spiegare a parole”.

Federica ha smesso quasi un anno fa, nel novembre 2021, ma alla platea ha svelato l’attimo esatto in cui avevo deciso di dire basta: “Ero a Tokyo per le ultime Olimpiadi, stavo passeggiando per il villaggio olimpico quando ho sentito una folata di vento. In quel preciso istante ho realizzato che non avevo più nulla da dare né da fare nel mio sport, e infatti sono state le Olimpiadi che mi sono goduta di più perché mi sentivo leggera”.

Un posto particolare nel cuore della “divina” e di sua mamma Cinzia lo occupano i Mondiali di Roma del 2009: “Non tanto per i risultati ma per il clima, l’ambiente che abbiamo trovato. La vasca era sempre circondata da migliaia di tifosi, davvero qualcosa di unico. Poi è stata una delle prima volta che la mia famiglia mi ha seguito dal vivo in una competizione così importante”.

Quella stessa famiglia che per la Pellegrini è stata determinante: “Quando vinci un titolo olimpico a 16 anni come è capitato a me la pressione aumenta e non di poco. Ti senti tirata per la giacchetta da tante persone che non conosci e sbagliare può diventare semplice, in quei momenti poter contare su un porto sicuro è stato qualcosa di fondamentale“.

La campionessa si è poi rivolta ai più giovani e ai loro genitori presenti in sala: “A tutte le mamme e a tutti i papà dico che non devono mettere alcuna pressione ai loro figli, saranno loro stessi a capire quando arriveranno i momenti che contano. Lo sport dev’essere innanzitutto divertimento e spensieratezza, questo è l’approccio migliore per chi si avvicina ad una disciplina. Guai a pensare di voler diventare ricco o famoso”.

Federica non è spaventata da una vita senza vasca: “Il primo mese è stato oggettivamente difficile, poi sono arrivate le parole di Jury Chechi a farmi rasserenare. Jury mi ha detto che determinate emozioni legate al giorno della gara, l’adrenalina, la gioia e anche le delusioni che fanno parte del mondo dello sport non le avrei più provate. Sarebbero però state sostitute da tante altre situazioni che prima non si conoscevano, devo dire che è proprio così”.

A Federica Pellegrini è dedicata la mostra inaugurata ieri nella sede della Fondazione Caritro, che ripercorre i successi della leggenda del nuoto: dall’esordio olimpico a 16 anni con il primo argento, sino alle ultime vasche della carriera a Tokyo 2021, passando per gli indimenticabili Mondiali di Roma, i record del mondo, l’oro di Pechino e tutte le altre imprese che l’hanno consegnata alla storia dello sport mondiale. L’esposizione può essere visitata fino al 25 settembre.

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