Claudio Betta, ex sindaco di Cavalese, è morto ieri (martedì 20 settembre) all’età di 95 anni. Repubblicano di ferro, presidente dell’Associazione Cacciatori, scrittore, Betta è stato una colonna per Cavalese e per tutta la Val di Fiemme ma anche una figura di primo piano della vita politica e istituzionale trentina, per un lungo periodo della cosiddetta prima Repubblica, dagli anni Settanta agli inizi degli anni Novanta.
“Nella prossima seduta del Consiglio provinciale, la prossima settimana – comunica il Consiglio della Pat -, il presidente chiederà all’aula di onorare con un minuto di silenzio la figura di Claudio Betta”.
Consigliere provinciale nella VI, VII, VIII legislatura, Betta si dimise nel 1983 ma cinque anni dopo si ripresentò alle elezioni, entrando in Consiglio per la quarta volta e rimanendoci fino a nuove dimissioni nel settembre 1993 (gli subentrò in quell’occasione Giuseppe Agrimi, altro alfiere repubblicano deceduto di recente).
Oltre a ricoprire in quest’ultima legislatura il ruolo di vicepresidente del Consiglio, Betta in precedenza fu assessore provinciale al turismo nella prima Giunta Grigolli (1974-76), un esecutivo a tre Dc-Psdi-Pri. Betta rappresentò l’edera anche nelle due prime Giunte Mengoni (dal marzo 1979 al novembre 1981), con deleghe a foreste, turismo e ambiente.
Il cordoglio arriva anche dall’Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi: “Il presidente Sandro Flaim, il Consiglio e tutti i soci UNCZA sono partecipi del dolore che ha colpito la famiglia Betta per la scomparsa del carissimo Claudio, già Presidente dell’Associazione Cacciatori Trentini e già membro del Consiglio UNCZA. La terra ti sia lieve Claudio”.
I funerali si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di Cavalese giovedì 22 settembre alle 17.
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