Appaiono critiche le Acli del Trentino, rispetto alla decisione della Giunta provinciale di assegnare un bonus energetico di 180 euro per tutti direttamente in bolletta, per fare fronte ai rincari dei costi di luce e gas.
“I rincari di questo periodo sono il frutto di un sistema che è sfuggito al controllo dei governi per via delle privatizzazioni e per la scelta di affidare alla speculazione finanziaria il prezzo dell’energia. Scelte che oggi si ripercuotono ingiustamente sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie con pesanti conseguenze, specie per gli strati più deboli della società”, afferma in una nota Luca Oliver, Presidente delle Acli trentine, che vede nella situazione attuale un rischio per la tenuta dell’intero sistema economico e produttivo europeo. “Sono necessarie e doverose risorse pubbliche per avviare la riconversione energetica verso fonti rinnovabili e per alleviare il più possibile la pesantissima situazione che riguarda le imprese e le famiglie colpite da una crisi che nulla ha a che vedere con l’economia reale e con la crisi energetica”.
Secondo Oliver, però, “le misure di intervento pubblico devono però tenere conto delle differenze sociali e di reddito che caratterizzano la nostra comunità in quanto, anche pochi euro al mese, possono rappresentare la tenuta o il disfacimento dell’equilibrio economico famigliare all’interno dei nuclei più poveri, meno fortunati e garantiti. La delibera della Giunta provinciale, che prevede un bonus energetico di 180 euro per tutti direttamente in bolletta, appare pertanto iniqua, poco utile, non rispettosa di chi veramente sta patendo questa situazione di crisi ed è infine contraria a qualsiasi logica redistributiva”, conclude la nota delle Acli trentine, che si mettono a disposizione della Giunta provinciale per fornire informazioni e strumenti utili a dare risposte reali ai problemi reali.
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