Sono esattamente 69.308 gli studenti che, a partire da lunedì 12 settembre, con il suono della prima campanella senza mascherina dopo più di due anni di obbligo, torneranno a sedersi sui banchi delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado del Trentino. Un dato che evidenzia un lieve calo della popolazione studentesca, che passa dai 69.560 iscritti dello scorso anno ai 69.308 iscritti dell’anno che sta per iniziare, che saranno suddivisi, nelle scuole statali e provinciali, in 3.279 classi con 6.724 cattedre.
Nel dettaglio, dei 69.308 studenti iscritti, 25.290 frequenteranno la scuola primaria, 16.767 la scuola secondaria di primo grado, 21.593 la scuola secondaria di secondo grado e 5.658 l’istruzione e formazione professionale.
I dati complessivi del nuovo anno scolastico evidenziano un leggero calo della popolazione scolastica (-0,36%) così suddiviso: -0,94%% nella Scuola Primaria, -0,42% nella Secondaria di primo grado e -4,33% nella formazione professionale, mentre gli iscritti alla Secondaria di Secondo grado aumentano dell’1,48%.
Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (46%), seguiti dai percorsi tecnici (31%), dalla formazione professionale (21%) e dagli istituti professionali (2%).
Aumenta lievemente la popolazione straniera che passa da 8.205 a 8.558 unità (+4,30%). L’aumento degli stranieri è più evidente nella scuola primaria e nella secondaria di secondo grado, rispettivamente +4,88% e +8,01%.
Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.892, di cui 1.935 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 394 alla secondaria di secondo grado e 563 all’istruzione e formazione professionale.
I docenti di ruolo delle scuole statali e provinciali sono 6.317, rispettivamente 2.763 alla primaria, 1.499 alla secondaria di primo grado, 2.055 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.703.
Per quanto riguarda l’ambito finanziario si registra un incremento delle risorse impiegate nel settore scolastico che passano dai 773.471.747 Euro dello scorso anno ai 775.167.839 Euro dell’anno in corso.
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