Un’emozione che si è rinnovata per la 102esima volta e che è tornata dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Sono rientrati i 179 pellegrini trentini che venerdì 2 settembre sono partiti alla volta di Lourdes per il pellegrinaggio diocesano.
“Riparto contento – aveva sottolineato l’arcivescovo Lauro Tisi, che ha partecipato al pellegrinaggio assieme ad altri 5 preti – per il fatto che questa lunga attesa, soprattutto dei malati, può realizzarsi. Tornare a Lourdes, tornare a pregare, a chiedere a Maria la forza per affrontare la sofferenza. Torno poi per domandare per la nostra Chiesa il dono di nuove vocazioni, uomini e donne che si mettono a disposizione del Vangelo, e lo chiedo anche in relazione alla comunità vocazionale che aprirà ad ottobre con alcuni giovani della Diocesi”.
Tra gli appuntamenti più sentiti, ci sono stati la Messa di apertura all’arrivo al santuario, venerdì pomeriggio; la via crucis sabato sera e la celebrazione penitenziale; la Messa con l’unzione degli infermi. Ma anche l’Eucarestia internazionale con la processione e la fiaccolata. Lunedì, prima di ripartire c’è stata la Messa di ringraziamento.
Quattro giorni ad “alta intensità” umana e spirituale per i 179 trentini. “Tutti, e in particolare i giovani (una decina, impegnati come volontari nell’assistenza ai malati), attestano giornate di grande emozione – riporta la Diocesi di Trento – fatte di relazioni arricchenti, preghiera e meditazione”.
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