Dal Gran Bosco di Salbertrand, in val di Susa, in Piemonte, alla Foresta Gutturu Mannu in Sardegna, passando in Trentino-Alto Adige per il vivaio forestale del Monte Solaiolo, gestito dalla Magnifica Comunità di Fiemme, in val di Fiemme, e nelle foreste del Monte Corno, della val di Funes e di Tarvisio in Alto Adige, l”invito è ad “andare nei boschi” per imparare a conoscere le 38 foreste italiane e a rispettarle. In occasione della Giornata internazionale delle foreste (21 marzo), è uscita la prima guida alle foreste, boschi e alberi in Italia, intitolata “Il richiamo delle foreste“, pubblicazione edita da Altreconomia, in collaborazione con FSC-Forest Stewardship Council® Italia, organizzazione no profit impegnata nella gestione sostenibile (e verificata) di boschi e foreste.
Il volume a cura di Diego Florian e Alberto Pauletto, rispettivamente direttore e communication manager di FSC Italia, e della giornalista e autrice Marianna Usuelli, con la prefazione di Alessandra Stefani, direttrice generale del Mipaaf, e un contributo dello scrittore e divulgatore Daniele Zovi, grande esperto di foreste e animali selvatici, sarà presentato a Cavalese venerdì 2 settembre, alle 20.30, nel Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, in via Scario, 1 (ingresso libero, prenotazione obbligatoria: 0462.340812-info@palazzomagnifica.eu).
L’incontro rientra nell’ambito degli eventi estivi dedicati al bosco promossi dalla Magnifica nell’avvicinamento alla Festa del Boscaiolo e delle Foreste (domenica 4 settembre, info: festadelboscaiolo.org), e grazie agli interventi di Diego Florian, Massimo Acanfora, giornalista di Altreconomia, e Andrea Bertagnolli, direttore dell’Ufficio Tecnico forestale della Magnifica Comunità di Fiemme, appassionati e chiunque si stia avvicinando ad un turismo attento all’ambiente e al benessere avranno l’occasione di scoprire oltre 100 itinerari, cammini e sentieri in tutte le regioni d’Italia, immergendosi in 192 pagine verdi e “respirando” il valore di questo patrimonio.
Numerosi i motivi per proteggerlo e tutelarlo: “Nel nostro Paese ci sono 11 milioni di ettari di “selve oscure” e solari pinete, faggete vetuste e giovani vivai -, spiegano autori e autrici -. Sono una bellezza verticale, profonda e resiliente ma anche una risorsa preziosa per affrontare la crisi climatica e i suoi impatti. Sono un bene comune perché forniscono “servizi” alla comunità: aria e acqua pulite, biodiversità, tutela del suolo, fissazione della CO2. Sono un monumento naturale e culturale perché raccontano storie e offrono svago e benessere”.
Nei vari capitoli della guida turistica, ricca di riflessioni e di consigli pratici, si parla anche di aree protette e biodiversità, di alberi monumentali, di “Green care e terapia forestale” e “Forestazione urbana”. “Le foreste hanno accompagnato l’uomo fin dalla sua comparsa sul pianeta Terra, tra i 200.000 e i 300.000 anni fa – scrive Diego Florian nell’Introduzione -: sono il luogo dove i primati vivevano prima di scendere a terra e camminare eretti; sono state il suo primo rifugio, la sua prima fonte di cibo e materia prima, il suo primo luogo di culto”.
“C’è sempre un buon motivo per andare per boschi e questo libro ne offre qualcuno in più, raccontandone aspetti sconosciuti – commenta Alessandra Stefani -, come la storia delle specie legnose che incontriamo, come sono state modellate per arrivare sino a noi, come potrebbero diventare evolvendosi di stagione in stagione, le traversie che hanno passato e di cui vediamo le tracce, o le cicatrici che gli eventi hanno lasciato”.
“Siamo in un periodo molto difficile, con scenari futuri molto preoccupanti e la consapevolezza dei danni che continuiamo a causare all’ambiente ci dà grande angoscia – aggiunge Daniele Zovi -: entrare nel bosco, respirare, osservare con attenzione può farci stare meglio e consolarci. Ma non può bastare. Stare nella natura, conoscerla bene, è necessario per essere meno aggressivi nei confronti delle piante, degli animali e, perché no, dei nostri simili”.
La mission di FSC Italia è gestire i boschi in modo attivo e sostenibile, bilanciando interessi ambientali, sociali ed economici, e garantire, grazie alla certificazione, la produzione responsabile del legno e dei servizi ambientali offerti dai boschi.
Lascia una recensione