L’elettricità dopo molti anni torna in Val Algone, uno dei gioielli “nascosti” delle Giudicarie e del Parco Naturale Adamello Brenta. Questa mattina (venerdì 26 agosto) si è tenuta l’inaugurazione al termine dei lavori co-finanziati dalla Provincia di Trento, a valere sul Fondo di sviluppo locale, e dai comuni di Comano Terme – soggetto capofila che ha avviato l’iter amministrativo – e di Stenico.
Oltre ad allacciare alla rete elettrica le strutture presenti sul posto, tra cui alcune malghe e strutture ricettive, l’intervento ha puntato anche ad eliminare l’inquinamento ambientale e acustico all’interno di un’area naturale di particolare pregio. Questo inquinamento derivava dai generatori a cui i residenti dovevano necessariamente ricorrere per supplire alla mancanza di elettrificazione.
“Siamo felici di avere restituito l’elettricità ad una valle che conserva ancora i suoi principali caratteri naturalistici”, hanno sottolineato i sindaci dei comuni interessati, presenti all’inaugurazione assieme al presidente e al vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e Mario Tonina.
È stato richiamato anche il passato “industriale” della valle, con la presenza di una vetreria e di alcune attività estrattive. Proprio la chiusura di queste attività aveva determinato il venir meno del collegamento della valle, priva di insediamenti consistenti, con la rete elettrica provinciale e nazionale.
“Non esiste posto più bello” aveva scritto della Val Algone l’esploratore inglese Douglas William Freshfield, che fu anche il primo a scalare la Presanella. Valle ancora selvaggia, accessibile dal ponte del Lisan, sulla strada che da Stenico porta verso Ragoli, la Val Algone offre paesaggi unici e luoghi, come malga Movlina, che sono una perfetta meta per escursioni nella natura. La ricca fauna comprende fra le altre specie caprioli, cervi e camosci, ma anche aquile reali nella parte più elevata.
L’intervento di elettrificazione ha comportato una spesa di circa 1,2 milioni di euro, coperti al 95% con un contributo provinciale concesso direttamente al Comune di Comano Terme, a seguito anche di un accordo amministrativo fra i due Comuni, che hanno contribuito per la restante quota.
Dalle autorità comunali è stato rivolto un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto a quest’opera e hanno contribuito alla sua realizzazione: la Giunta provinciale, ma anche i tecnici che ne hanno reso possibile l’esecuzione, il comune di Tre Ville (anch’esso in parte interessato al transito dell’elettrificazione), la Set, la ditta incaricata dei lavori, e i cittadini della valle, ad esempio le sorelle Ghedina (che gestiscono il rifugio).
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