“Da Quassù”: al rifugio Marchetti la mostra nata da una residenza d’artista particolare

Rimarrà esposta fino al 18 settembre prossimo al rifugio “Prospero Marchetti” sul monte Stivo la mostra delle opere create da Flavia Bucci e Marco Berton, i giovani artisti che hanno vissuto per l’intero mese di luglio in rifugio, selezionati con un bando internazionale nell’ambito di una residenza d’artista.

Il progetto di residenza “Da quassù… Residenza d’artista sul monte Stivo” è nato infatti dalla volontà di ospitare in un ambiente artisticamente non convenzionale artisti visivi contemporanei per un’esperienza di soggiorno di un mese a oltre duemila metri slm. In un momento storico nel quale la riscoperta e il rispetto degli ambienti naturali diventano necessità e il ritorno a uno stile di vita più sostenibile fondamentale, questa residenza desidera tramite esperienze e prodotti artistici rendersi interprete di tale cambiamento. L’iniziativa è organizzata dall’associazione In Habitat in collaborazione con il rifugio «Marchetti», con il patrocinio del Comune di Arco, il sostegno della Provincia autonoma di Trento e il supporto del Mart.

Il monte Stivo dall’alto

Flavia Bucci, classe 1990, nasce ad Atessa, in provincia di Chieti. Nel 2017 ottiene il Diploma Accademico di II° Livello presso la Cattedra di Pittura di Gianni Dessì e Fabio Sciortino, presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. L’attenzione verso determinate dinamiche sociali ha portato Bucci a sviluppare una ricerca tesa soprattutto alla comprensione del concetto universale di “tempo” che si dilata e comprime secondo ritmiche sempre differenti, in un parallelo continuo tra la sfera quotidiana e quella assoluta. Utilizza differenti mezzi rappresentativi, frutto di una precisa scelta dettata dalle necessità concettuali di ogni singolo lavoro. Dal 2017 al 2019 lavora come performer per la Compagnia Teatrale SemiCattivi. Nel 2019 è stata finalista del Premio Nocivelli, nel 2021 ha partecipato alla residenza Equidistanze a cura di Magazzeno Art Gallery e da settembre 2021 frequenta il corso di specializzazione della Fondazione “Il Bisonte – per lo studio dell’arte grafica”. Vive e lavora a Carrara.

Marco Berton, classe 1999, nasce a Ravenna. Diplomato al Liceo Artistico e Musicale statale di Forlì indirizzo arti figurative nel 2018 e laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Verona nel 2022. Le sue competenze spaziano da quelle tecnico artistiche (fotografia, pittura, incisione) a quelle musicali. Dal 2019 partecipa a bandi, workshop e residenze tra cui: mansioni di assistente e allestitore nella mostra A Line Made by Walking. Pratiche immersive e residui esperienziali in Fulton, Girardi, Griffin, Long, Val di Non, Trento TN (2021); workshop Immaginare il fiume. Per una cartografia estetica dell’Adige in città, Verona VR (2021); residenza E.n.D. essere nella distanza. Giglio Summer School, Isola del Giglio GR (2021); residenza e mostra collettiva Intervalli Festival, Giardini dell’Arena, Galleria dp Progetti, Padova PD (2021). Lavora con la stratificazione e l’accumulo di immagini, costituiti da singoli frammenti che considera elementi primari, di sintesi. La ricerca parte da una stratificazione della materia pittorica, che si inserisce nello spazio. Da qui la necessità di lavorare con un linguaggio plastico installativo costituito da innesti. Nei lavori più recenti utilizza anche la fotografia e il video, considerati come esperienze visive, ossia momenti e situazioni bloccati nel tempo.

Dopo il 18 settembre la mostra sarà ri-allestita alla galleria civica «Giovanni Segantini» ad Arco, quindi ad Habitat Ottantatré a Verona.

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