È stato integrato nella Scuola di Medicina di Trento il corso di laurea in Educazione professionale, le cui iscrizioni alla prova di ammissione, che si terrà poi in presenza, sono aperte fino al 22 agosto, al link: https://infostudenti.unitn.it/it/ammissione-laurea-educazione-professionale-22-23.
40 i posti al corso di laurea a numero programmato attivato dal CISMed – Centro Interdipartimentale di Scienze mediche dell’Università di Trento in collaborazione con il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio), il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC) e il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive (DIPSCO). Le lezioni si terranno a Rovereto presso il DIPSCO.
In particolare, il corso prepara una figura chiamata a lavorare per il benessere bio-psico-sociale e per l’inclusione di persone, che per varie ragioni, si trovano in situazioni di fragilità. In questo tempo nel quale l’anzianità avanza e il personale sanitario scarseggia, il corso registra il 100% di laureati/e occupato dopo un anno dalla laurea (fonte Almalaurea).
Si tratta quindi una professione molto richiesta dal mercato del lavoro. “La formazione di questa figura sociosanitaria nasce ben 35 anni fa presso la gloriosa Scuola Regionale di Servizio Sociale in quegli anni guidata da don Vittorio Cristelli e da Adelaide Nicora Prodi – ricorda Dario Fortin, docente di metodologia dell’educazione professionale all’Università di Trento – poi la competenza passò alle facoltà di medicina, per cui il polo di Rovereto, guidato dal professor Remo Job, attivò nel 2006 il corso in convenzione con medicina di Ferrara”. La novità di questi giorni deriva dall’attivazione della Scuola di Medicina all’interno dell’ateneo trentino “che si è rivelata un’opportunità anche per gli educatori professionali – afferma Jeroen Vaes direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive – che così diventano la prima professione sanitaria all’interno del CISMed trentino a fianco del corso di laurea in medicina”.
Il corso fornisce conoscenze di tipo sociale, psicologico, educativo e medico-sanitario, abilita alla professione di “Educatore professionale” e ne permette l’iscrizione all’Albo. “L’efficace integrazione tra preparazione teorica, sviluppo delle competenze trasversali e formazione professionalizzante – dice Silvia Fargion, neo responsabile del Corso – è una delle caratteristiche peculiari del percorso attuato all’Università di Trento, che prevede anche laboratori di apprendimento esperienziale ed un tirocinio di 60 crediti seguito da educatori professionali esperti, ovvero tutor universitari e supervisori degli enti”. Sono una settantina gli enti pubblici e del privato sociale convenzionati per le attività di tirocinio in Trentino e nelle province attigue.
I Laureati/e in Educazione professionale sono operatori/trici sanitari/e che svolgono la loro attività in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali (quali le comunità per minori, le comunità terapeutiche per soggetti con problemi di dipendenza o con problemi di salute mentale o le residenze sanitarie assistite rivolte ad anziani) o a carattere diurno (quali centri per adolescenti e giovani, centri ricreativi rivolti ad anziani, centri diurni per persone con problemi di salute mentale o di dipendenza).
Lascia una recensione