Si è svolta anche quest’anno, nella mattinata di lunedì 15 agosto, la tradizionale cerimonia per commemorare l’eccidio nazifascista di Malga Zonta, quando nella notte del 12 agosto 1944 furono fucilati 17 giovani antifascisti: 14 giovani partigiani e 3 malghesi.
Dopo il ricordo dello scrittore Luigi Meneghello, l’orazione ufficiale è stata tenuta dal prof. Paolo Pezzino, presidente dell’istituto nazionale Parri, mentre la partigiana Teresa Peghin, nome di battaglia “Wally”, ha voluto testimoniare una volta di più i valori della Resistenza per cui si è battuta e ancora oggi sostiene con forza. A celebrare la Messa al campo, l’arcivescovo emerito Luigi Bressan.
Presenti alla commemorazione numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui, per la Provincia autonoma di Trento, anche l’assessora alla salute, politiche sociali, famiglia e disabilità Stefania Segnana, che ha ricordato il valore della pace: “In questo momento segnato dalla guerra in Ucraina e da una spirale di tensione sempre più grave è proprio una giornata come questa che deve diventare occasione di unità per fermare le armi e per cercare insieme una soluzione diplomatica. Da montagne di guerra a montagne di pace, questo è il significato di Malga Zonta”.
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