Il Festival dell’Economia di Trento ha voluto ricordare Piero Angela, il divulgatore scientifico e giornalista scomparso a 93 anni dopo una lunga malattia.

“Piero Angela aveva partecipato nel corso della sua lunga carriera anche a degli appuntamenti di grande richiamo – scrivono gli organizzatori del Festival dell’Economia – organizzati nel capoluogo trentino. Lo ricordiamo ad esempio al Festival dell’Economia, nel 2020, quando partecipò all’edizione dedicata al tema Ambiente e crescita“.

“Non sono uno scienziato, ma con umiltà racconto quello che gli esperti mi dicono“, aveva detto in quell’occasione, raccontato che era stato colpito dal “virus della curiosità” e dalla passione della scienza non sui banchi di scuola ma attraverso “le letture giuste” ed alcuni incontri.

In quell’occasione, Piero Angela aveva parlato della tecnologia come “il motore del benessere”; un motore che però deve essere sempre guidato dai comportamenti umani e che “non deve infierire sull’ambiente”.

“Quando iniziai a divulgare la scienza, una cinquantina di anni fa – ha ricordato – la coscienza ambientale era davvero debole. Una sedicenne come Greta Thunberg ha scosso le coscienze. La voglia di cambiare c’è. Tutti sappiamo che l’energia inquina. Ma trovare gli strumenti è più difficile. Serve fare di più con meno“.

Fondamentale per sensibilizzare le coscienze, aveva aggiunto Piero Angela, è il ruolo della scuola e della cultura. “Dobbiamo anche investire in centri di ricerca, preparare nuovi scienziati, dare ai giovani una scuola che parli del futuro, non solo del passato e che sia adeguatamente severa”.

La Rai gli ha dedicato un omaggio su Rai Play con documentari, interviste e programmi che Angela ha portato avanti negli anni. Nelle scorse ore, SuperQuark ha anche pubblicato l’ultimo messaggio di Piero Angela, che riportiamo qui sotto in versione integrale:

“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.

Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.

Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.

È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.

A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.

Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.

Un grande abbraccio

Piero Angela”