Era il 1972 quando il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro aprì per la prima volta le sue porte. Nato come antiquario, un contenitore di reperti riaffiorati dall’antico villaggio palafitticolo, oggi il Museo è un vivace polo culturale capace di rendere “pop” anche la preistoria.
Tra domenica 14 e lunedì 15 agosto, il Museo delle Palafitte, sede territoriale del MUSE, festeggerà i suoi 50 anni con una due giorni dedicata alla preistoria che coinvolgerà ledrensi e turisti in un evento senza precedenti.
A partire dalle 21.30 le acque del lago si illumineranno con “Time Machine. La preistoria sull’acqua”, una produzione originale del Museo delle Palafitte e Dominici’s Fontane Danzanti, in collaborazione con A.S.S. Canoa – Kayak Ledro, pronta a rimanere nella storia della valle.
Tre cupole d’acqua, alte 10 metri per un fronte largo 90, daranno vita a un muro liquido sul quale verrà proiettata la storia dell’umanità.
“Sarà uno spettacolo di grande impatto emozionale – spiegano Donato Riccadonna e Alessandro Fedrigotti del Museo delle Palafitte – mai visto prima in valle di Ledro, che grazie a proiezioni visive, filmati storici, giochi di luci e musica ripercorrerà l’avventura umana, dal Big Bang ai buchi neri, e la magia della preistoria vissuta nel museo. 50 anni saranno tanti ma sono niente se confrontati con la storia dell’umanità”.
Importante anche il messaggio di sostenibilità di cui il museo si fa portavoce: il nuovo spettacolo mette infatti al centro la preziosità dell’acqua, l’oro blu del mondo.
“Non si tratta solo di una trovata scenica. Con questo spettacolo – aggiungono dal Museo delle Palafitte – vogliamo omaggiare l’acqua come simbolo, come archetipo di potenza ma anche di fragilità ed effimerità. In un momento storico in cui si la risorsa idrica sta soffrendo, ci sembra importante porre l’attenzione su questo elemento, dove tutto è nato. Non solo il nostro museo, ma gran parte delle civiltà. Il claim scelto per il compleanno – ‘Ledro 50. Dove la preistoria è più blu’ – è un chiaro richiamo all’antico legame tra le popolazioni palafitticole e il bacino lacustre che nel 1929 riconsegnò ai ledrensi e a tutto il mondo un villaggio sospeso su oltre 10 mila pali”.
Lo spettacolo “Time Machine” sarà anticipato alle 21 dai saluti istituzionali e dalla premiazione del concorso “Vinci una notte in palafitta”, in collaborazione con l’Apt Garda-Dolomiti e Comune di Ledro. Alle 20 i polentari della valle di Ledro prepareranno polenta concia per tutti i partecipanti. L’evento è a ingresso gratuito.
Lunedì 15 agosto, invece, alle 15 prenderà il via l’attività per le famiglie “I magnifici 50”, grande caccia al tesoro per scoprire i più importanti e curiosi reperti della preistoria trentina, dalla Venere del Gaban alle pietre dipinte di Riparo Dalmeri.
Il Museo delle Palafitte è stato completamente rinnovato nel 2019 ottenendo la certificazione di ecosostenibilità LEED® livello “GOLD”. Propone, tra ricostruzioni e resti originali del villaggio palafitticolo (2.200-1350 a.C.), un viaggio nel tempo alla scoperta dei nostri antenati preistorici.
Negli ultimi dieci anni le presenze sono sempre state dai 35mila ai 40mila visitatori, eccezion fatta naturalmente durante il 2020 e il 2021 che si sono dimezzati. Ogni anno tra i 7mila e li 10mila studenti raggiungono Ledro per scoprire le palafitte.
L’estate del Museo delle Palafitte non si ferma qui. Domenica 21 agosto, dopo le attività in museo, ci si sposta all’Arboreto di Arco dove, nel contenitore “Sinfonia Verde”, si esibirà la Vegetable Orchestra di Vienna con strumenti musicali ricavati da ortaggi e scarti vegetali. Domenica 28 agosto alle 14.30 il gran finale di “Palafittando 2022” con il duo “Sogni dell’Adige” e il punto sullo stato delle ricerche a Ledro.
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