La Giunta provinciale di Trento, su indicazione degli assessori alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, ha adottato il regolamento di esecuzione della legge provinciale 10/2001, consentendo l’avvio del processo di riconoscimento formale e di valorizzazione delle cosiddette “fattorie sociali” in Trentino.
Non si tratta di un percorso nuovo, in quanto sul nostro territorio sono già presenti infatti circa una decina di esperienze consolidate di fattoria sociale, ma di fatto oggi viene introdotta la possibilità per il riconoscimento formale di questa qualifica.
La legge prevede anche un iter semplificato per la loro costituzione: grazie allo sportello “Impresa in un giorno” per costituire una “fattoria sociale” è sufficiente una semplice comunicazione alla Provincia. Con questo regolamento potranno ottenere la qualifica di “fattoria sociale” e iscriversi nel relativo elenco quei soggetti (imprenditori agricoli, cooperative sociali o associazioni formate da questi enti e altri enti del terzo settore o enti pubblici) in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dallo stesso regolamento e che già svolgono o intendono svolgere l’attività di agricoltura sociale nei seguenti ambiti:
– inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o in situazione di vulnerabilità o a rischio di emarginazione sociale;
– inclusione sociale, sviluppo di abilità e capacità utili per la vita quotidiana di persone con disabilità o in situazione di vulnerabilità o a rischio di emarginazione sociale;
– terapie mediche, psicologiche e riabilitative;
– servizi socio-educativi per la prima infanzia.
Affinché possano conseguire il riconoscimento di fattoria sociale, tali soggetti devono dimostrare, tra il resto, che il fatturato agricolo sia preponderante rispetto all’attività sociale.
Per informazioni contattare il Servizio Agricoltura – Ufficio economia e politica agraria della Provincia, tel. 0461 495699
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