Sono stati sgomberati dalla polizia nella notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1 agosto alcuni richiedenti asilo non accolti nel sistema di accoglienza provinciale che si erano sistemati in un insediamento informale nei pressi del parco delle Albere.
Come spiega l’Assemblea Antirazzista Trento, si tratta di “persone, tutte richiedenti asilo in attesa di poter formalizzare la domanda di protezione internazionale, costrette a dormire in ripari di fortuna perché non ci sono posti nei dormitori per richiedenti asilo e soprattutto perché non sono accolte nel sistema di accoglienza trentino“.
Secondo gli attivisti, la situazione sarebbe “frutto di una violazione della normativa che ha precise responsabilità. Commissariato del Governo, Provincia Autonoma di Trento e Questura se le spartiscono agendo in modo del tutto illegale, con continue violazioni dei diritti dei richiedenti asilo e prassi del tutto illegittime e arbitrarie. Il gruppo sgomberato di circa 20 persone ci ha riferito di aver fatto richiesta di protezione internazionale e di aver ricevuto l’appuntamento in Questura solo a fine settembre e a ottobre. La normativa specifica che questo appuntamento dovrebbe essere dato in pochi giorni, solo in presenza di numeri alti in un massimo di 10 giorni”.
“Le persone sgomberate devono essere accolte, devono ricevere tutela e non sono in nessun modo espellibili”, conclude l’Assemblea Antirazzista: “Non sarà spostandole in luoghi più distanti dal centro città che si risolverà la questione, semmai è necessario che le istituzioni rispettino la normativa e se necessario aumentino i posti in accoglienza, ripristinando il diritto di asilo e il diritto all’accoglienza che non può essere rispettato solo per le persone in fuga dall’Ucraina”.
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