In Trentino nascono le “Giornate dei Ghiacciai”

Una veduta del ghiacciaio della Marmolada. Foto d’archivio

Il tragico crollo di un seracco glaciale in Marmolada è “solo” un segno dei cambiamenti climatici che, in tutto il mondo, stanno accelerando la fusione dei ghiacciai, resi sempre più sottoli e fragili.

Nascono dalla volontà di condividere le conoscenze scientifiche accumulate in questo campo con enti territoriali e cittadini le “Giornate dei Ghiacciai”, una serie di eventi che partiranno il 13 settembre nella sede trentina del Parco Nazionale dello Stelvio, a Peio. I lavori saranno dedicati al tema “Ghiacciai e cambiamento climatico: ambiente, montagna, sicurezza”, mentre nel pomeriggio è prevista una visita in val della Mite.

Le “Giornate dei Ghiacciai” sono promosse dalla Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai, che da tempo ha avviato una ricognizione delle iniziative di studio, monitoraggio e ricerca sui ghiacciai e sulle aree periglaciali del Trentino, e organizzate dalla rete dei Parchi del territorio provinciale in collaborazione con il MUSE – Museo della Scienza.

La prima giornata, il 13 settembre nella sede del Parco Nazionale dello Stelvio (via Roma 56 – Cogolo di Peio), affronterà i temi dei cambiamenti ambientali di ghiacciai e permafrost e dei relativi monitoraggi. Il Tavolo provinciale di coordinamento e azione sui cambiamenti climatici farà una premessa della giornata rispetto al contesto di evoluzione delle risorse, nonché del programma di lavoro sui cambiamenti climatici approvato dalla giunta provinciale nel 2021.

Il 4 luglio 2023, invece, una seconda giornata affronterà il tema geomorfologico e paesaggistico degli ambienti glaciali. L’incontro si svolgerà a Caderzone Terme, nel Parco Naturale Adamello Brenta, riconosciuto come Geoparco per la sua importanza geomorfologica. In questa sede verrà presentato il lavoro di predisposizione della nuova carta geomorfologica, condotto dall’Università di Pavia per il Servizio Geologico della Provincia.

La SAT presenterà le rilevazioni dei ghiacciai condotte nell’ambito delle indagini per la misurazione del ritiro dei fronti glaciali: racconterà così la trasformazione del paesaggio d’alta quota anche attraverso punti di vista specifici come quelli della toponomastica.

Il percorso delle “Giornate dei Ghiacciai” si concluderà con una terza giornata, fissata per il 7 settembre 2023 al Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, dove un ghiacciaio – quello della Fradusta – si è ridotto circa del 90 per cento nell’ultimo secolo. Il “racconto” proposto guarda alle esplorazioni del mondo glaciale con l’occhio dello storico, del geologo e del biologo e, infine, dell’archeologo, che proprio con l’arretramento dei ghiacciai recupera elementi attinenti alla memoria di questi luoghi.

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