Ad Ala e Avio la staffetta per ricordare Bologna

La staffetta che ricorda l’attentato alla stazione dei treni di Bologna è passata anche per Ala e Avio

Dopo essere passata da Trento, ha fatto tappa anche ad Ala ed Avio la “Staffetta per non dimenticare”, organizzata dal Coordinamento staffette podistiche per Bologna con il patrocinio dell’associazione Familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

I marciatori sono partiti dal Brennero giovedì 28 luglio, e arriveranno a Bologna martedì 2 agosto. La camminata ha come obiettivo proprio quello di ricordare la strage del 2 agosto 1980, quando l’orologio della stazione dei treni del capoluogo dell’Emilia Romagna si fermò. Sono state 85 le vittime, e 200 i feriti, di quello che è considerato il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. Si vogliono però ricordare anche tutte le altre vittime di attentati terroristici.

La staffetta, giunta alla 41esima edizione, è passata da Trento venerdì 29 luglio, ed è stata accolta davanti a Palazzo della Regione dall’assessore comunale Ezio Facchin. Sabato mattina è partita verso sud dopo un saluto a Palazzo Geremia da parte dell’assessora Mariachiara Franzoia.

Ad Ala la staffetta è stata accolta sabato 30 luglio dall’amministrazione comunale, dalle autorità, dalle associazioni e dalla Banda Sociale. I podisti sono poi arrivati ad Avio.

La staffetta, passata anche per Avio, arriverà il 2 agosto a Bologna

La staffetta porterà il messaggio di sensibilizzazione fino a Bologna; un messaggio di memoria, per informare le persone, soprattutto i giovani, di un periodo in cui l’Italia è stata vittima della strategia della tensione e del terrorismo.

“Non solo Bologna”, scrivevano gli organizzatori della staffetta pochi giorni prima della sua partenza per lanciare l’iniziativa. “Bologna è dentro di noi. Dentro le storie chi ancora si impegna per la verità. Ma Bologna non è purtroppo, come tutti sappiamo, l’unica città ferita dal terrorismo. Questa folle corsa vuole essere un modo per celebrare la responsabilità civile. L’impegno. Il senso critico. Per quello che è stato e che non dovrà più accadere. Né a Bologna né altrove”.

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