Ciclopedonale di Moena: è stato approvato il progetto esecutivo ed è stata avviata la gara d’appalto che dovrebbe concludersi entro la fine del mese di agosto con la presentazione delle offerte. Il progetto prevede di realizzare un nuovo percorso che si sviluppa interamente in una sede propria, dedicata alla mobilità dolce e che collega l’abitato di Moena con il percorso ciclopedonale esistente fino alla zona sportiva, per un importo complessivo di appalto di oltre 1,1 milioni.
Ma non sarà un percorso solo ciclabile. È previsto infatti un attraversamento in alveo con il duplice scopo di ridurre le pendenze e di creare, attraverso una breve galleria, lunga circa 21 metri, uno sfogo al torrente Avisio che in caso di piena può ostruire la strettoia sottostante ad un antico ponte ad arco, il “Pont de Mur” situato poco a valle del centro paese. Con questo tracciato sarà agevolata anche la preparazione del percorso invernale dalla Marcialonga, che non dovrà più intervenire con allestimenti provvisori ma potrà ricalcare il percorso ciclopedonale.
Con un’unica opera il progetto predisposto dall’ingenier Sergio Deromedis dell’Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali della Provincia con la collaborazione del geometra Francesco Weber, vuole quindi ottenere quattro obiettivi: creare un’infrastruttura che permetta ai numerosi turisti che frequentano il percorso ciclopedonale della valle di Fiemme e Fassa di attraversare l’abitato di Moena con maggior sicurezza del percorso attuale; mettere in collegamento la parte sud con la parte nord dell’abitato di Moena; allargare la sezione idraulica in prossimità del “Pont da Mur” in caso di piena; agevolare la preparazione del tracciato invernale della Marcialonga.
Quest’opera andrà a migliorare la rete cicloviaria provinciale trentina che oggi si sviluppa su 12 itinerari per circa 450 chilometri e che nel 2021 ha misurato 2 milioni e mezzo di passaggi, con un incremento del 13% rispetto al 2020. Si è stimato che nel 2021 sono stati percorsi circa 52 milioni di chilometri in bici e a piedi sulla rete cicloviaria trentina, comportando un risparmio di 3.700.000 litri di carburante e 8.500.000 kg di CO2 ed un risparmio economico di oltre 40 milioni di euro di auto equivalente.
Si calcolano inoltre circa 100 milioni di euro all’anno di indotto del cicloturismo.
Lascia una recensione