Una speranza di vita per chi ha una malattia del sangue. È un grande traguardo quello raggiunto dal Registro provinciale dei donatori di midollo osseo, che conta oggi 10mila potenziali donatori.
La “tipizzazione” dei potenziali donatori trentini – la raccolta, cioè, dei dati generici indispensabili al trapianto – è stata realizzata dal laboratorio HLA del Servizio trasfusionale dell’ospedale Santa Chiara di Trento con la preziosa collaborazione dell’Associazione donatori midollo osseo (Admo). Un lavoro iniziato nel 1992 e portato avanti con successo.
Il laboratorio negli anni si è adeguato ai progressi scientifici, ricevendo importanti riconoscimenti come l’accreditamento presso l’European Federation of Immunogenetics (EFI) nel 2009, che permette di poter esportare i dati del registro provinciale in tutto il mondo.
Nel 2011 è stata stipulata una convenzione tra Admo e Apss, che ha consentito una sinergia tra chi si occupa del reclutamento del donatore e chi ne valuta la l’idoneità ed esegue la tipizzazione, che è necessaria per essere inseriti nel Registro italiano donatori di midollo osseo, con sede a Genova.
La grande generosità dei potenziali donatori di midollo osseo ha permesso di raggiungere un numero elevato di donazioni di cellule staminali, che sono arrivate a 115 fino ad oggi, mentre altre due sono programmate nei prossimi mesi. Questi numeri permettono al Trentino di raggiungere un indice di donazione effettiva di 1 donazione ogni 87 donatori inseriti nel Registro provinciale, anche questo valore di eccellenza a livello nazionale.
“Il ringraziamento – comunica l’Apss in una nota – va innanzitutto ai donatori che hanno reso possibile questo traguardo e ad Admo Trentino per la preziosa e costante attività di informazione e sensibilizzazione sul tema della donazione di midollo osseo e per il coordinamento delle convocazioni dei potenziali donatori”.
COME DIVENTARE DONATORI
II trapianto di midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche che esso contiene, rende possibile la guarigione di gravi malattie: leucemie, talassemia, errori congeniti (immunodeficienze, disordini congeniti) e, più recentemente, anche di alcune tipologie di tumori solidi.
La compatibilità tra paziente e donatore si verifica una volta su quattro nell’ambito familiare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara tra individui non consanguinei. Il trapianto di midollo osseo consiste nella sostituzione del midollo osseo malato con cellule staminali emopoietiche sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue.
Qualunque persona tra i 18 e i 36 anni con un peso corporeo superiore ai 50 Kg può essere un donatore di cellule staminali emopoietiche, purché sia in buona salute. La disponibilità del donatore resta valida sino al raggiungimento dei 55 anni.
Per diventare potenziali donatori di midollo osseo è necessario sottoporsi ad un normale prelievo di sangue, anche non a digiuno, previo appuntamento presso il Laboratorio HLA 0461/904374. In seguito ad un colloquio informativo e dopo aver firmato il consenso informato e quindi l’adesione al Registro italiano donatori di midollo osseo, i risultati della tipizzazione HLA (dati genetici indispensabili al trapianto) vengono inseriti in un archivio informatico e trasferiti attraverso il registro provinciale, al registro nazionale che è a sua volta collegato con i registri internazionali, nell’assoluto rispetto della riservatezza. In caso di riscontro di un primo livello di compatibilità con un paziente in lista d’attesa per un trapianto, il potenziale donatore è richiamato per ulteriori prelievi di sangue necessari per indagini genetiche più approfondite, assicurandogli comunque la possibilità di ritirare il suo consenso in qualunque momento.
Il potenziale donatore di midollo osseo è un donatore che diventa tale soltanto nel caso di compatibilità con un paziente. Non si sa quando. Non si sa per chi. La sua disponibilità, gratuita e anonima, non ha limiti geografici. Egli, infatti, entra a far parte dell’insieme dei potenziali donatori di tutto il mondo.
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