Il sindaco di Trento Franco Ianeselli lo dice da tempo: assurdo che ci siano negozi in centro con le porte spalancate e l’aria condizionata accesa al massimo, ed oggi il suo appello si sta trasformando in ordinanza. L’Amministrazione comunale infatti sta lavorando a un’ordinanza per regolamentare questa cattiva abitudine, che riguarda molti negozi della città.
Dopo l’incontro con Confcommercio e Confesercenti di questa mattina a palazzo Geremia, il sindaco Franco Ianeselli e il suo vice Roberto Stanchina hanno deciso di non imporre in modo indiscriminato la chiusura delle porte, ma di garantire ai commercianti la possibilità di scelta: i negozi hanno l’alternativa di tenere le porte aperte e l’aria condizionata spenta o, viceversa, le porte chiuse e il condizionatore acceso. Le due cose – condizionatore acceso e porte aperte – non possono stare insieme nello stesso momento, per ragioni ben evidenti, la prima contingente, la seconda più strutturale. Spiega il sindaco Franco Ianeselli: “Da una parte c’è la crisi internazionale legata al conflitto ucraino che ci impone di ridurre i consumi energetici non solo per ragioni etiche, ma anche perché l’energia è diventata un bene più che mai prezioso e tutt’altro che infinito. Dall’altra parte c’è il problema enorme del riscaldamento climatico, i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. L’innalzamento delle temperature ci obbliga ad abbattere drasticamente le emissioni di Co2, in coerenza con le previsioni del Paesc, il Patto d’azione per l’energia sostenibile”. Il Comune di Trento ha infatti rinnovato l’adesione al Patto dei Sindaci e ha elaborato il Paesc, che dovrà essere approvato entro dicembre 2022 dopo un percorso di condivisione con tutti i soggetti interessati. Il Paesc prevede che la mitigazione delle emissioni di Co2 e l’adattamento ai cambiamenti climatici diventino parte integrante della programmazione e delle strategie dell’Amministrazione comunale.
Al confronto di questa mattina hanno partecipato oltre al sindaco Ianeselli e al vice Stanchina, la dirigente del servizio Sostenibilità e Transizione ecologica Paola Ricchi, per Confcommercio Massimo Piffer ed Ermanno Sartori (rispettivamente presidente e segretario dei Commercianti al dettaglio), per Confesercenti Aldi Cekrezi, direttore, e Ivan Baratella (presidente Commercianti).
Con le temperature roventi di questi giorni il tema dei negozi che tengono porte aperte e aria condizionata accesa è diventato ineludibile ed è argomento di discussione in molte città. Il sindaco Ianeselli, che già qualche settimana fa aveva valutato l’idea di regolamentare il fenomeno con un’ordinanza, ha preferito confrontarsi con le categorie prima di adottare qualsiasi decisione. L’ordinanza, a cui sta lavorando il servizio Sostenibilità e Transizione ecologica, ricalcherà le regole di buon senso e le buone prassi già da tempo adottate tanto negli uffici quanto nelle abitazioni private. Il confronto proseguirà anche in vista della stagione invernale, in modo da evitare lo spreco energetico derivante dall’abitudine di molti negozi di tenere i riscaldamenti accesi e le porte spalancate. L’ordinanza in corso di elaborazione ha anche il risvolto economico positivo di ridurre le bollette, i cui costi sono esplosi in seguito all’aumento del prezzo dell’energia.
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