Torna, con un ricco programma all’insegna del teatro e della cultura, il Festival Montagne Racconta: due giorni di spettacoli, incontri, musica e laboratori per bimbi nel Prato delle meraviglie, in piazza e nei boschi di Montagne.
Si inizia sabato 23 luglio alle ore 10.30 con una passeggiata nel bosco per ascoltare le storie itineranti, prima parte delle narrazioni emerse dal laboratorio condotto da Francesco Niccolini, drammaturgo e scrittore e Claudio Milani, autore e attore, nel corso della primavera. È una piacevole camminata su prenotazione con pranzo al sacco che esplora la valle di Montagne verso Cerana, pausata dai racconti in luoghi affascinanti, radure e borghi isolati.
Sono quattro gli autori e le autrici ad aprire il festival con i loro monologhi nel bosco: “Gigi Rock” di e con Eugenio Incarnati, autore e regista del Teatro Stabile dell’Aquila, un racconto che scava dentro i ricordi d’infanzia per ritrovare la meraviglia e l’innocenza perduta; “Evelina vien dal mare” di e con Elisabetta Aiola, attrice e regista pugliese del Libero Gruppo di Studio d’Arti Sceniche, che narra di una bimba singolare alla scoperta di se stessa e del proprio valore; segue “Rukeli” di e con Luca Barsottelli, l’attore diplomato presso la Fondazione Pontedera Teatro narra la storia di Johann Trollman, un pugile Sinto campione dei mediomassimi nella Germania nazista; l’ultimo racconto del mattino è quello di Marco Valeri, amante dello scrivere e del raccontare, che presenta un monologo dalla struttura a matrioska: “La libereria di via de’ matti 43” narra le vicende di una casa famiglia tra abbandono, violenza e fragilità
Il pomeriggio di Montagne Racconta è tutto dedicato ai bimbi. Dalle 14.00 alle 17.30 nel Prato delle meraviglie sarà allestita l’installazione di storie viaggianti “Carrousel” con un carosello di amache, tanti libri e un angolo dei racconti a cura della Compagnia dei Somari di Klaus Saccardo.
Dalle ore 18.30 va in scena nell’orto la seconda parte dei racconti dal laboratorio di narrazione con Alessandra Limetti, diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano che racconta “A perdere – storia di un disamore”, la storia di una coppia in una spirale deforme e malata che forse porta a una rinascita; è la volta poi di Fabio Marceddu, attore sardo diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Calabria, con il divertente monologo “Tutto su mia madre, qualcosa su mio babbo e Raffaella Carrà”, scritto con la collaborazione di Antonello Murgia: storia di Raffa, ultimo di quattro maschi che ha cinquant’anni e non ha il caschetto biondo. Chiude il pomeriggio dei racconti “Lady Macbeth” di e con Debora Benincasa, attrice e drammaturga proveniente da Torino, che riscrive l’opera di Shakespeare in stile pop e grottesco.
Tutti racconti diversi tra loro prodotti nell’ambito del laboratorio di narrazione che il Festival Montagne Racconta promuove da otto anni, organizzando un bando nazionale e una residenza artistica a Montagne in due fasi, e accogliendo parte dei racconti come restituzione del lavoro svolto sul territorio.
Alle 19.00 nella piazza di Montagne è organizzata una cena per tutti con piatti tipici che sarà seguita, alle 21.30, dallo spettacolo “Totò e Vicè” con Enzo Vetrano e Stefano Randis. Due teneri e surreali clochard, nati dalla fantasia di Franco Scaldati, sono legati da un’amicizia reciproca assoluta. Vivono di frammenti di sogni che li fa stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imperdibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
La notte del Festival sarà allietata dalla musica dei Reblues Trio, una performance semi-acustica di Elia Terzi, voce e chitarra, Osman Meyredu al basso, Bruno Battocchi alla batteria. Un fuori programma di sicuro divertimento.
Domenica 24 luglio è la volta di uno spettacolo adatto a un pubblico di ogni età, particolarmente consigliato anche ai bambini, su prenotazione. “Aspettando il vento” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia vede in scena lo stesso attore pugliese Luigi D’Elia; è l’avventura di crescita e mistero di tre ragazzini che si incontrano in un’immensa palude nella stagione degli uccelli migratori. Un racconto lieve, di avventure, giochi e amori. La storia di un’amicizia che ha il suono del vento tra le canne e del silenzio al tramonto. Lo spettacolo si svolge nel bosco con pranzo a seguire al Dos da Part, il punto di ritrovo è al Passo Daone alle ore 10.00.
In caso di maltempo tutti gli spettacoli, ad eccezione di Carrousel, verranno recuperati pressa la sala del municipio di Montagne fino ad esaurimento posti.
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