“Siate per la convivenza e ribellatevi alla guerra”. Questo il messaggio che papa Francesco ha rivolto ai giovani che, tra l’11 e il 13 luglio, sono accorsi a Praga per la EU Youth Conference, la Conferenza dei giovani dell’UE.
L’iniziativa, promossa dalla presidenza ceca dell’Unione Europa, mette in contatto i giovani con chi è chiamato a decidere e promuovere un impegno comune per un’Europa comune e inclusiva.
Il Papa lancia un invito: creare, al posto del “vecchio continente”, un “nuovo continente”. I giovani avrebbero, secondo il pontefice, le “carte giuste” da giocare in questa partita. “Siete giovani attenti – ha detto il Papa – meno ideologizzati, abituati a studiare in altri Paesi europei, aperti a esperienze di volontariato, sensibili ai temi dell’ambiente. Per questo sento che c’è speranza”.
La stessa etimologia di Europa, “eurús op”, richiama un “occhio grande”, un “ampio sguardo”. Quello che di solito è proprio dei giovani. “Se non vi ascoltano – ha proseguito Francesco – gridate ancora più forte, fate rumore, avete tutto il diritto di dire la vostra su ciò che riguarda il vostro futuro. Vi incoraggio a essere intraprendenti, creativi e critici”.
Il primo passo è “aprirsi all’accoglienza” e all’inclusione dell’altro, che per il Papa “è sempre una ricchezza”. Ecco a cosa servono quegli “occhi grandi” capaci di aprirsi all’altro. “L’esperienza di milioni di studenti europei che hanno aderito al Progetto Erasmus testimonia che l’incontro tra persone di popoli diversi aiuta ad aprire gli occhi, la mente e il cuore”, le parole del Papa. “Fa bene avere “occhi grandi” per aprirsi agli altri. Nessuna discriminazione contro nessuno, per nessuna ragione. Essere solidali con tutti, non solo con chi mi assomiglia, o mostra un’immagine di successo, ma con coloro che soffrono, qualunque sia la nazionalità e la condizione sociale. Non dimentichiamo che milioni di europei in passato hanno dovuto emigrare in altri continenti in cerca di futuro. Anch’io sono figlio di italiani emigrati in Argentina“.
Il pontefice ha rivolto un invito “di lettura” ai giovani. Il primo consiglio è quello di leggere l’Enciclica Fratelli tutti (3 ottobre 2020) e il Documento sulla fratellanza umana (4 febbraio 2019), “firmato insieme al Grande Iman di Al-Azhar”. Il secondo consiglio, molto attuale, è quello a leggere la Laudato si’, “dove – spiega il Papa – credenti e non credenti trovano motivazioni solide per impegnarsi in favore di una ecologia integrale. Educare, pertanto, per conoscere, oltre che se stessi, anche il creato”.
Infine un pensiero rivolto all’Ucraina, dove si sta combattendo “una guerra assurda”. Il Papa ha sottolineato l’anelito di pace che ha dato origine all’Unione Europea. “Se il mondo fosse governato dai giovani, – il suo messaggio – non ci sarebbero tante guerre: coloro che hanno tutta la vita davanti non la vogliono spezzare e buttare via ma la vogliono vivere in pienezza”.
“Ora – ha insistito il Papa – dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi!”.
Due gli esempi di giovani “dagli occhi grandi” portati all’attenzione dal pontefice: Franz Jägerstätter, proclamato beato da Benedetto XVI, un giovane cattolico austriaco che fece obiezione di coscienza di fronte all’ingiunzione di giurare fedeltà a Hitler e di andare in guerra. Morì come Dietrich Bonhoeffer, giovane teologo luterano tedesco, antinazista.
Infine Francesco ricorda che “dopo la conoscenza di sé stessi, degli altri e del creato, finalmente la conoscenza del principio e del fine di tutto”, esorta a ricercare il senso della vita, guardando in alta, all’origine e alla fine, “perché non si vive se non si cerca la Verità”. Da qui l’invito a camminare “con i piedi ben piantati sulla terra, ma con sguardo ampio, aperto all’orizzonte, al cielo”, grazie anche alla lettura della Christus vivit. Il Papa ha anche lanciato un invito rivolto a tutti i giovani per partecipare alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dall’1 al 6 agosto 2023.
“E voglio concludere con un augurio: che siate giovani generativi, capaci di generare nuove idee, nuove visioni del mondo, dell’economia, della politica, della convivenza sociale; ma non solo nuove idee, soprattutto nuove strade, da percorrere insieme. E che possiate essere generosi anche nel generare nuove vite, sempre e solo per amore! Amore al vostro sposo e alla vostra sposa, amore alla famiglia, amore ai vostri figli, e anche amore all’Europa, perché sia per tutti terra di pace, di libertà e di dignità”.
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