Le operazioni di ricerca dei dispersi sulla Marmolada proseguono. Lo ha confermato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, affiancato dal sindaco di Canazei Giovanni Bernard, a margine della riunione tecnica con le donne e gli uomini della Protezione civile trentina e delle forze dell’ordine.

Sono 4 finora le vittime identificate: 3 risiedevano in Veneto, 1 in Trentino. Altri 2 corpi sono in fase di riconoscimento: si attende la conferma dalle autorità consolari.

“Per quanto riguarda le attività di ricerca – precisava ieri, martedì 5 luglio, Fugatti – nella giornata di domani le ricerche proseguiranno con l’ausilio dei droni. Appena le condizioni lo consentiranno, saranno attivate anche le ricerche via terra, assicurando la necessaria sicurezza del personale coinvolto. Non lasceremo nulla di intentato”.

Le operazioni via terra, ha specificato Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico, partiranno probabilmente da giovedì nella parte a valle del distacco.

“Il ghiaccio si sta sciogliendo – ha detto Dellantonio – e rimane ora in superficie una coltre di terra e sassi. Grazie all’intervento degli operatori via terra, e con l’eventuale ausilio di cani specializzati, si cercheranno dunque nuovi reperti”.

Per garantire l’incolumità degli operatori sul campo, il personale della Protezione civile del Trentino ha portato nella parte superiore della montagna interferometri e radar doppler, ossia speciali apparecchiature di monitoraggio che misurano i movimenti della parete ghiacciata. “La strumentazione lancia un allarme per consentire agli operatori di mettersi al sicuro in caso di pericolo”, ha concluso il direttore dell’Ufficio previsioni e pianificazione, Mauro Gaddo.