Ammontano a circa 600 mila euro i fondi ricevuti dal Comune di Trento per la realizzazione di tre progetti europei legati al programma Horizon Europe, che, negli obiettivi, si propongono di portare al capoluogo nuove idee e possibilità di confronto con numerosi partner sui temi della sostenibilità ambientale, della biodiversità in area urbana e dell’efficientamento energetico.
Il primo progetto, dal titolo BioValue, che sarà sviluppato in collaborazione con l’Università, si concentrerà a Trento sul corso del torrente Fersina, che diventerà “caso di studio” da cui ricavare indicazioni concrete e prassi raccomandate per aumentare, attraverso la pianificazione territoriale, il riconoscimento, la tutela e la promozione della biodiversità nei processi di crescita urbana e territoriale. Obiettivo del progetto, che ha durata 3 anni ed un budget complessivo di circa 123 mila euro, è analizzare i processi che orientano le decisioni e le politiche territoriali legate alla difesa della biodiversità in ambito urbano. Per questo, il Comune stesso sarà chiamato a formulare raccomandazioni-guida che possano promuovere trasformazioni urbane e territoriali nella considerazione della biodiversità quale componente essenziale della difesa degli ecosistemi urbani, coinvolgendo in maniera attiva i cittadini ed in generale dei portatori di interesse.
Il secondo progetto invece si chiama InCube, e verrà realizzato in collaborazione con Fbk, coinvolgendo tra l’altro anche il comparto Santa Chiara e in particolare l’edificio ex Lettere, con l’obiettivo di predisporre un’innovativa riqualificazione energetica che possa diventare anche caso di studio ed esempio da replicare in altri contesti. InCube infatti si propone in primo luogo di promuovere soluzioni innovative che migliorino la sostenibilità e l’industrializzazione delle ristrutturazioni e la gestione ottimale di edifici, fonti di energia rinnovabile distribuita, reti di riscaldamento e raffrescamento a livello di edificio, quartiere e distretto. A questo scopo quindi, l’intervento dell’ecosistema di Trento riguarderà il comparto S. Chiara ed in particolare l’edificio ex Lettere, attraverso la realizzazione di un impianto geotermico con sistema di accumulo energetico stagionale in funzione del riscaldamento e raffrescamento (che potrà essere a servizio di più edifici), la coibentazione interna di una delle sale dell’edificio, l’installazione di un impianto fotovoltaico, l’utilizzo di strumenti digitali avanzati per l’energy management.
Il terzo progetto presentato è il Progetto europeo Selina (Science for Evidence-based and sustainabLe decisions about NAtural capital), che coinvolge centri di ricerca, enti locali ed associazioni, e costituisce il passo successivo nel processo di mappatura e di valutazione dello stato di conservazione degli ecosistemi e dei relativi servizi ecosistemici. L’obiettivo è quello di fornire informazioni che possano essere sfruttate per sostenere la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile e climaticamente neutro degli ecosistemi nell’Ue entro il 2030, con particolare riferimento all’utilizzo di modelli di calcolo dei servizi ecosistemici e della biodiversità urbana. Fornirà casi reali per un processo decisionale basato sull’evidenza per arrestare il declino della biodiversità. Un’azione che permetterà di sviluppare indicatori, metodi e modelli di quantificazione per biodiversità che consentiranno di stabilire criteri efficaci e tracciabili delle norme europee e di ripristino. Inoltre, nei suoi 5 anni di svolgimento, il progetto si propone di valutare in che modo le pressioni note sugli ecosistemi (ad es. cambiamento dell’uso del suolo, perdita di biodiversità, inquinamento) interagiscono con pressioni di crescente importanza (ad es. cambiamento climatico e specie invasive) per incidere su biodiversità, condizioni ecosistemiche e servizi ecosistemici, compresi i flussi di carbonio e la mitigazione del cambiamento climatico degli ecosistemi capacità.
Lascia una recensione