Arriva in televisione il docufilm “Angelo Bettini: un ritratto processuale”, scritto e diretto da Katia Bernardi. Accolto con grande entusiasmo dalla città in occasione della serata di presentazione al teatro Zandonai, un anno fa, il docufilm è promosso dal Comune di Rovereto in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino, Ordine degli avvocati di Rovereto e Anpi – Sezione Angelo Bettini di Rovereto con il sostegno del Consorzio dei Comuni della provincia di Trento BIM dell’Adige.
Sarà trasmesso martedì 28 giugno 2022, in replica domenica 3 luglio 2022, alle 21 su Telepace Trento, canale 12 del digitale terrestre, nello spazio di palinsesto a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino.
Il docufilm racconta la storia del partigiano Angelo Bettini, avvocato roveretano che si oppose al regime fascista e che per questo fu ucciso durante l’eccidio del 28 giugno 1944.
“Angelo Bettini: un ritratto processuale” si apre in un’aula di tribunale dove è in corso una seduta straordinaria della Corte d’Assise. L’avvocato Nicola Canestrini chiama uno alla volta i testimoni del processo che indaga le cause, le dinamiche e i responsabili dell’assassinio.
Al banco dei testimoni si alternano Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico del Trentino, e Mario Cossali, presidente dell’Anpi del Trentino, i quali, nel corso della deposizione, ricostruiscono il contesto storico locale e nazionale della strage del 28 giugno; lo storico Fabrizio Rasera, autore della più documentata ed esaustiva biografia su Angelo Bettini, traccia un profilo della figura dell’avvocato, protagonista della Resistenza in Trentino; infine è il turno di Giorgio Magi, unico testimone oculare dell’omicidio, e di Cristina Bettini, nipote ed erede dei valori ed ideali di suo nonno Angelo.
Evocazioni visive realizzate ad hoc, materiali d’archivio, voci inedite e analisi storiche consentono di delineare i fatti di quella tragica giornata, ma anche e soprattutto di raccontare le ragioni della vita di Bettini: un uomo di giustizia, socialista, democratico e antifascista, sempre in prima fila per i diritti degli ultimi. Un uomo al quale la brutalità dei suoi carnefici negò ogni forma di processo.
La scelta di realizzare un documentario attraverso la messa in scena di un processo nasce dal bisogno di attualizzare una storia e un personaggio portatore di valori ed ideali più che mai contemporanei. Il mondo dell’avvocatura e il tribunale erano i luoghi di Angelo Bettini. Il taglio registico è dunque quello di ambientare il suo ritratto in un tribunale di oggi, attraverso le parole di storici, parenti ed esperti, nel ruolo di testimoni del processo.
Un’ulteriore suggestione: alcuni dei personaggi del documentario, Nicola Canestrini, Giuseppe Ferrandi e Cristina Bettini, sono i diretti discendenti dei protagonisti della Resistenza trentina, segno di una continuità storica e culturale che rappresenta un’eredità viva nel nostro territorio.
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