Una nuova app per la formazione continua del personale sanitario: è stata presentata oggi, mercoledì 22 giugno, la versione mobile del sistema provinciale formativo per l’Educazione Continua in Medicina (ECM).
Gli interessati sono i 13.875 professionisti inseriti nell’anagrafica del sistema provinciale di formazione. Di questi oltre 7.100 sono registrati con un account attivo.
I professionisti potranno consultare l’offerta formativa, iscriversi ai corsi, compilare il questionario di apprendimento e quello di gradimento, accedere a tutte le informazioni del corso, al materiale didattico e al proprio curriculum formativo, ricevere notifiche di partecipazione ai corsi – per esempio sulla sicurezza sui luoghi di lavoro -, gestire la propria agenda degli impegni formativi.
“La formazione continua rappresenta un’opportunità e uno stimolo per la crescita di tutto il sistema salute – ha spiegato l’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – ed è per questo inquadrata nell’ordinamento italiano come un obbligo per tutti i professionisti sanitari: è infatti requisito indispensabile per svolgere l’attività professionale, sia come dipendente sia come libero professionista”.
“L’apprendimento – ha aggiunto Segnana -, in particolare per il mondo delle professioni sanitarie, deve riuscire a seguire la velocità dei cambiamenti, stando al passo con la situazione sanitaria contingente e con i progressi della scienza, ma allo stesso tempo deve essere facilmente fruibile e per questo la nuova App rappresenta un importante investimento della Provincia di Trento per la formazione dei propri professionisti. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto che rende la formazione maggiormente attrattiva per tutti i professionisti, che possono così contare su una proposta all’avanguardia in Italia”.
Il progetto – pioniere a livello italiano – è stato validato coinvolgendo 10 professionisti sanitari appartenenti a 10 diversi provider, cioè enti pubblici e privati accreditati a erogare la formazione, che nelle scorse settimane hanno sperimentato l’app dando una valutazione molto positiva.
“Utile e necessario”: così è stato ritenuto lo strumento, tenuto conto che non sempre il professionista sanitario ha la possibilità di un accesso dedicato a pc sul luogo di lavoro.
All’incontro hanno partecipato, per l’Ufficio formazione e sviluppo delle risorse umane – Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza, la direttrice Franca Bellotti ed Eleonora Angeli; per NBS S.r.l., azienda che ha sviluppato l’applicazione, Alessandra Filiaggi e Sandro Novelli. Presenti anche Alessandro Bazziga, dirigente del Servizio Ict e trasformazione digitale Pat, e il direttore di divisione Servizi Provincia autonoma di Trento di Trentino Digitale Enrico Santoprete.
Il sistema trentino è costantemente utilizzato ed alimentato da 29 provider che garantiscono a livello locale un’importante offerta formativa, in costante crescita negli anni, sia per quanto riguarda la formazione residenziale in aula sia quella sul campo e a distanza.
Nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19, i provider provinciali hanno mantenuta alta l’offerta formativa e nel 2021 hanno attivato ben 607 corsi, registrando oltre 33.500 partecipazioni, coprendo il 42% dell’obbligo formativo locale, a fronte di una media nazionale del 30% (dati Co.Ge.A.P.S. Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie).
Sotto la spinta della crisi pandemica, anche la formazione in sanità è entrata in una nuova fase in cui assume maggiore importanza il modello di fruizione a distanza (FAD), reso oggi più accessibile proprio grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali, legate in particolare alla telefonia mobile. Non a caso la modalità di fruizione è passata dalle 39 proposte formative con modalità di fruizione a distanza del 2019 alle 287 del 2021.
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