A cavallo tra un passato segnato da inquinamento, spreco delle risorse, cattiva gestione del territorio, problema dei rifiuti e dei cambiamenti climatici, e un presente dove le buone pratiche – sia a livello pubblico che privato – vanno nella direzione di un futuro con una maggiore attenzione per l’ambiente e per il suo equilibrio.
Parte da questa prospettiva la mostra fotografica “Ambiente Clima Futuro”, che sarà inaugurata sabato 18 giugno alle 17 a Riva del Garda, nella Sala Civica Craffonara dei Giardini di Porta Orientale. A promuoverla è l’associazione “Il Fotogramma”. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 30 giugno.
La rassegna ha ospitato 13 fotografi iscritti a “Il Fotogramma” e prende vita nell’ambito del Progetto Nazionale FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), denominato proprio “Ambiente Clima Futuro”.
Gli autori sono Michele Azzali, Dalila Bececchi, Paolo Benaglio, Sonia Calzà, Fabrizio Contino Gravantes, Francesco Franzoi e Sara Andrei, Eddy Rosà, Adriana Tavernini, Norma Todeschi, Marco Vecchi, Daniele Zeni e Laura Zinetti.
“Ambiente Clima Futuro” è una prima iniziativa di documentazione fotografica e analisi interpretativa del fenomeno della tutela ambientale nel nostro Paese, realizzato da fotografi professionisti e amatoriali.
Il progetto fotografico è un’occasione per riflettere sui progetti di trasformazione del nostro ambiente: racconta sia i luoghi e le attività dove esistono progetti ed esperienze di recupero per un ritorno a un ambiente più naturale sia quelle situazioni dove sono ancora in corso sfruttamento e depauperamento per sostenere un sistema economico sempre più bisognoso di risorse difficilmente rinnovabili, in un ritmo di crescita inconciliabile con il mantenimento di un equilibrio naturale.
Anche #mettiamociLEMANI, installazione fotografica creata con il materiale raccolto durante la giornata ecologica “La Sarca tutta nuda”, è disponibile all’interno della rassegna. L’evento “La Sarca tutta nuda” è realizzato dall’Associazione Rotte Inverse e ha come scopo quello di coinvolgere la comunità nell’opera di pulizia delle sponde del fiume Sarca, da Madonna di Campiglio a Torbole, attraverso la raccolta dei rifiuti che inquinano gli argini con un’opera di sensibilizzazione sulla tutela e sul rispetto del patrimonio ambientale del fiume.
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