Due giorni di gita sulle montagne della Val di Sole, fin sul ghiacciaio Presena del gruppo Presanella, con la vicepresidente della Sat Iole Manica e con Marco Gramola, della Commissione storico-culturale della Sat. Questa l’esperienza degli studenti della classe terza dell’Istituto Liceo Rosmini di Rovereto.

“Nostro compito è anche quello di insegnare ai ragazzi la conoscenza storica delle zone di confine – spiega la vicepresidente della Sat Iole Manica – dove si è combattuta la grande guerra, porre loro riflessioni sullo scioglimento dei ghiacciai e sul cambiamento climatico“.

Hanno organizzato l’escursione formativa gli insegnanti Mauro Pancheri e Nicola Gretter, strutturando un percorso sulla sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente, che accomuna principi e valori profondamente radicati nella nostra cultura della montagna.

Questi giorni hanno permesso agli studenti di esprimere le loro emozioni nella massima libertà, quella che solo può dare un rifugio di montagna. “Bisogna essere coscienti che montagna, rifugi, territorio sono di tutti noi – sottolinea Mirko Dezulian, gestore del rifugio Denza -, un bene comune che dobbiamo rispettare e amare per quello che ci può donare come passione o lavoro”.

Gli studenti della classe terza del Rosmini hanno vissuto così la prima uscita scolastica didattica dopo due anni di pandemia. “Una gita impegnativa, per alcuni studenti difficoltosa – dicono gli insegnanti -, ma per tutti intensa ed emozionante con quella vista dal Rifugio sulla maestosità delle montagne. Tutto questo, assieme all’accoglienza da parte dei gestori, sono le cose che hanno colpito di più. Per tanti è stato appassionante il collegamento tra presente e passato del ghiacciaio, presentato da Marco Gramola, e per finire la visita al museo di Vermiglio luogo dove sono stati raccolti i reperti della Grande Guerra”.