Arrampicata inclusiva. Nuova raccolta fondi per la “falesia dimenticata” di San Lorenzo Dorsino

Nuova campagna di crowdfunding per la “Falesia Dimenticata 2.0” di San Lorenzo Dorsino

Domenica 1° maggio è partita una nuova campagna di crowdfunding per il progetto “Falesia Dimenticata 2.0”. Raccolta fondi avviata sul sito eppela.com a favore della straordinaria area naturale trentina situata nel comune di san Lorenzo Dorsino, dedicata all’arrampicata inclusiva, ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Inaugurata nel giugno 2018 dall’associazione “Dolomiti Open” e la fondazione per lo sport inclusivo “Sportfund”, con il contributo dell’Apt Dolomiti Paganella.

La prima operazione di raccolta fondi, nel 2017 con un ricavo di oltre 20 mila euro,  ha spronato gli iniziatori a far proseguire questo progetto partecipativo. Con il ricavato sono riusciti ad acquistare e restituire all’utilizzo della collettività l’area, una delle falesie più famose del Trentino dagli anni Ottanta fino agli inizi degli anni Novanta, che versava però per lo più in stato di abbandono, riportandola all’antico splendore. “L’obiettivo ora è di ingrandire e rendere ancora più inclusiva la falesia – spiega Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open – offrendo alla collettività un luogo d’incontro immerso nella natura, dove praticare l’arrampicata e promuovere ulteriormente la cultura della sostenibilità”.

Questa nuova campagna servirà ad acquistare nuovi terreni privati per ingrandire l’area della falesia, portando le attuali vie di arrampicata da 30 a 60. I promotori vogliono inoltre aumentare gli spazi prativi a disposizione delle persone e, soprattutto, promuovere ulteriormente la cultura per una montagna inclusiva e l’adozione di comportamenti attenti alla sostenibilità e alla cura dell’ambiente.

I nuovi terreni da acquistare per l’ampliamento della falesia di San Lorenzo Dorsino

Un progetto che va oltre l’arrampicata: la Falesia Dimenticata ha infatti la finalità di offrire “un luogo di tutti e per tutti” come spiega il presidente di Dolomiti Open, caratterizzato dalla sua ottica d’inclusività per la quale ha ricevuto anche un finanziamento dal Dipartimento delle Pari opportunità del Consiglio dei Ministri (collocandosi al primo posto in Italia). Per la particolare chiodatura delle vie, ma soprattutto per le modalità di accoglienza e dell’utilizzo del sito, nella falesia si può creare un ambiente inclusivo dove le guide alpine e le persone che vi lavorano diventano dei facilitatori anche per persone con disabilità.

Inoltre il progetto si caratterizza per l’attenzione all’ambiente, in collaborazione con un altro progetto partecipativo, il “Dolomiti Future Lab”, condotto da un consorzio internazionale di esperti e coordinato dall’Apt Dolomiti Paganella. In questi anni nell’area della Falesia Dimenticata sono state realizzate diverse iniziative: un’opera di recupero di muri a secco che, a sua volta, ha stimolato la cura dei terreni limitrofi al sito; la realizzazione di servizi igienici con materiali ecologici e a risparmio energetico; attività culturali e teatrali legate alla montagna inclusiva; una serie di podcast per promuovere il rispetto dell’ambiente naturale quando si arrampica e si va in montagna.  La falesia ha fatto inoltre da volano economico per la nascita di un’attività turistica ad opera di giovani del luogo con il recupero e la valorizzazione di un vecchio casolare disabitato.

Il progetto è supportato da diverse istituzioni locali: ad esempio, il Consorzio turistico “Borgo Vivo” che ha deciso di devolvere 1 euro per ogni esperienza in calendario acquistata dai turisti a San Lorenzo Dorsino: “Un gesto simbolico – ha evidenziato il presidente Alberto Bosetti – ma che vuole sottolineare l’appoggio della nostra comunità al progetto, rendendo partecipi anche i turisti”.

“Sarà possibile visionare la positiva collaborazione sulla piattaforma internet eppela.com attraverso la quale sarà possibile visionare il progetto, i relativi obiettivi e dare, se si vuole, il proprio contributo”, conclude il presidente Alberto Benchimol. “A differenza della precedente campagna, questa nuova operazione avrà una durata almeno di 6 mesi, in modo che l’iniziativa possa essere conosciuta dal maggior numero possibile di persone, appassionati e non, per condividere l’idea di beneficiare tutti di un luogo bello, inclusivo, immerso nella natura, dove praticare l’arrampicata e promuovere la cultura e i valori della sostenibilità”.

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