“Leggete la mia memoria per i cari lettori. Nel 1820 nacque Vittorio Emanuele Re d’Italia. Prima, il 60 era il regno dei fiori, ora è il regno della miseria” queste le parole incise nella Tavola dei Briganti presente sul Blockhaus. La sede dell’arrivo odierno, non è solo montagna leggendaria del ciclismo della fine degli anni 60, ma è anche palcoscenico della nostra storia contemporanea. Infatti sulle vette della Majella fu posto un fortino di pietra per debellare il brigantinaggio dilagante. A presiedere questo fortino vi era un comandante dei bersaglieri austriaco, il quale decise di ribattezzare la montagna nella sua lingua madre. Ed ecco come sorge il nome Blockhaus: casa costruita su blocchi di pietra.
Prima di scalare sua maestà il Blockhaus, i corridori oggi dovranno affrontare ben 4 Gpm. Fin dalle prime pedalate saliranno al Valico del Macerone. Successivamente sarà il turno in sequenza di Rionero Sannitico e la salita di Roccaraso. In un saliscendi vertiginoso si arriverà a Passo Lanciano ed infine l’ultima salita di giornata al Bloackhaus. 189 km per un totale di 5000 metri di dislivello chiudono una prima settimana davvero elettrizzante. La fuga di giornata composta da 9 uomini resta sotto controllo per tutto l’andamento della corsa. Tuttavia sull’ultima salita di giornata vengono ripresi i fuggitivi e sul forcing della UAE Emirates la prima grande vittima è Simon Yates, che naufraga lentamente. Gli attacchi simili a rasoiate di Carapaz portano via 6 corridori a giocarsi la vittoria finale. Sulla volata finale è Jai Hindley a spuntarla su Roman Bardet e Richard Carapaz.
Juan Pedro Lopez rimane ancora aggrappato per un unghia alla maglia rosa e a quella bianca. La maglia azzurra è invece di Diego Rosa.
La Majella, attraversata oggi dalla corsa, è una zona ricca di pastori e la cucina non può che dipendere dalla loro tradizione. Tra le ricette assolutamente da provare ci sono le “pallotte casce e ova“: polpette di formaggio, uova e pane raffermo fritte e poi ripassate al sugo di pomodoro. Una leccornia da leccarsi i baffi, senza dimenticare i famosi arrosticini!
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